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”Con la Duomo presente
altro che gol in apertura di match”,
parola di Andreatini

SERIE C - Il direttore dell'area tecnica della Fermana interviene sul difficile inizio di campionato all'indomani delle parole rilasciate da mister Antonioli. "Ingranaggi mentali da mettere a posto dopo sei mesi di stop, con il nostro pubblico allo stadio sono certo che il Padova non avrebbe realizzato dopo due minuti di gioco"

Massimo Andreatini, capo dell’area tecnica della Fermana

di Paolo Gaudenzi

 

FERMO – “Abbiamo analizzato, come da prassi, il momento corrente. Lo avremmo fatto anche in caso di vittorie. Dal confronto tra società e giocatori abbiamo solo cercato degli ingranaggi mentali da mettere a posto. Siamo all’inizio, veniamo sei mesi di inattività. Cosa però mi sento di dire senza dubbio alcuno? In caso di presenza di pubblico non avremmo preso gol dopo due minuti di gioco domenica, magari avremmo perso ugualmente, ma con la Duomo attiva non c’era nessun gol altrui ai primi attimi di match”.

Massimo Andreatini, direttore dell’area tecnica della Fermana, affronta così i microfoni dei colleghi all’indomani della conferenza tenuta da mister Mauro Antonioli. Il lungo discorso al cospetto della squadra ieri, in occasione del primo allenamento settimanale, tra gli argomenti  snocciolati.

Il tutto con sguardo puntato al prossimo impegno di Perugia. “Calendario difficile, con un avvio arduo che prosegue in tal senso, ma il torneo ci insegna che non ci sono a prescindere partite facili – ha proseguito Andreatini – e la sorpresa contro pronostico può sempre scapparci. Dobbiamo scendere sempre in campo mettendoci cuore ed anima, solo così limitiamo le possibilità di raccogliere amarezze al triplice fischio”.

Mercato? – l’ulteriore sollecitazione – Chi è arrivato è funzionale al nostro progetto, penso però al collettivo nel suo complesso, giovani compresi. Questi possono crescere e migliorare, si impegnano al campo tutti i giorni, evidenziando miglioramenti costanti. Magari, crescendo, in futuro possono anche arrivare ad essere valutati decisamente oltre a quanto vengono pesati oggi sul mercato. Se devo fare nomi dico che contro il Padova domenica ho visto bene De Pascalis e Palmieri. Per quanto concerne il parco over, tornando ai soli nuovi arrivati, mi sento di dire che Grbac ha doti tecniche non indifferenti, mentre Grossi, nonostante sia leva del 1998, è maturo dentro per come si approccia alla partita”.


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