Altri due colpi contro l’illegalità messi a segno dai carabinieri della compagnia di Fermo, guidata dal tenente colonnello Nicola Gismondi. Ieri sera, infatti, i carabinieri della stazione di Porto Sant’Elpidio, guidati dal luogotenente Corrado Badini, nel corso di meticolose ricerche ad ampio raggio degli indagati colpiti da custodia cautelare a cui stata data esecuzione martedì all’alba, hanno nuovamente colpito nel segno rintracciando e sottoposto all’obbligo di divieto di dimora nei comuni di Fermo, Porto Sant’Elpidio e Porto San Giorgio un giovane algerino, terzo indagato, in concorso, insieme ai primi due arrestati dopo il blitz in un appartamento di Lido Tre Archi.
Le indagini, portate avanti dai carabinieri di Porto San Giorgio, comandati dal luogotenente Ruggiero Verroca, sono partite nei mesi scorsi a seguito di alcune rapine e aggressioni commesse da un gruppo di nordafricani a gennaio e ad aprile di quest’anno. E così ieri sera i militari dell’Arma elpidiensi hanno chiuso il cerchio sull’indagine.
A Montegranaro, invece, i carabinieri della locale stazione guidata dal comandante Giancarlo Di Risio, hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione per il ripristino di un precedente ordine, anche questo di carcerazione, sospeso, emesso dalla procura generale della Repubblica della Corte di Appello di Ancona nei confronti di un marocchino di circa 30 anni, per l’espiazione di una pena definitiva di un anno e 16 giorni. Al nordafricano sono stati contestati diversi reati, dalla resistenza a pubblico ufficiale all’inosservanza degli ordini dell’autorità e anche reati inerenti gli stupefacenti. E così per lui si sono aperte le porte del carcere di Fermo.
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