Piazza del Popolo di Fermo stipata di folla in attesa del passaggio dell’auto presidenziale con a bordo Gronchi insieme al sindaco di Fermo Agnozzi e al Segretario Generale della Presidenza della Repubblica
di Paolo Bartolomei
Giunto di prima mattina con il treno presidenziale alla stazione di Porto San Giorgio, il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi si recò a Fermo a bordo dell’auto di rappresentanza scortata dai corazzieri. Lo attendevano il senatore Umberto Tupini (eletto a Fermo), l’onorevole Tozzi Condivi (votato ad Ascoli), il ministro dell’interno Fernando Tambroni (marchigiano), i sindaci di Fermo e di Porto San Giorgio e il prefetto di Ascoli.
“Tutta la Nazione”, gloria, provvidenza, culla. L’esagerata retorica dell’epoca sulla stampa locale, ma che dimostra anche l’importanza che aveva per Fermo il suo Montani.
Prima tappa al Duomo di Fermo poi il Palazzo dei Priori, sede del Comune, quindi al Teatro dell’Aquila dove si celebrò in pompa magna il centenario della fondazione dell’Iti “Montani” e si festeggiava anche il primo centenario dell’Istruzione tecnica in Italia.
Terminata la cerimonia in teatro, il Presidente visitò la sede del Montani dove inaugurò nuovi reparti.
Completata la visita a Fermo Gronchi si recò ad Ascoli Piceno (a bordo del treno presidenziale fino a Porto d’Ascoli poi in auto) dove, dopo gli incontri istituzionali di rito, inaugurò l’acquedotto del Pescara del Tronto e visitò la Scuola Allievi Ufficiali.
Giovanni Gronchi fu il terzo Presidente della Repubblica Italiana in carica dopo Luigi Einaudi ed Enrico De Nicola.
L’ultimo capo di stato che aveva visitato fermo era stato Papa Pio IX nel 1857. Successivamente Re Vittorio Emanuele II era soltanto transitato nel territorio comunale di Fermo, senza fare sosta, nell’ottobre 1860 diretto verso Napoli, poco prima che si completasse l’Unità d’Italia.
Durante il periodo monarchico nessun altro capo di stato visitò Fermo: Umberto I e Umberto II difatti vennero in città (rispettivamente nel 1863 e nel 1925) quando erano ancora eredi al trono.
Dopo Gronchi solo Antonio Segni venne a Fermo, sebbene in visita privata, poi fino ad oggi nessun altro capo di stato.
Ringraziamenti
Il periodico fermano “La Voce delle Marche” qui riprodotto è conservato nel Fondo antico della Biblioteca comunale Romolo Spezioli di Fermo, la cui direzione ringraziamo per averlo gentilmente messo a disposizione per la riproduzione e pubblicazione. Le sei foto della visita sono tratte da volumi storici pubblicati dall’Editore Andrea Livi di Fermo.
La Voce delle Marche annuncia lo storico evento per la città e le imponenti manifestazioni
Prima tappa in Duomo con l’arcivescovo di Fermo Norberto Perini
Davanti al sagrato della Cattedrale
Dopo la visita in Duomo l’auto presidenziale attraversa Piazza del Popolo e Gronchi si trasferisce a Palazzo dei Priori
Nella casa comunale con il sindaco di Fermo Mario Agnozzi e altre autorità
A Palazzo dei Priori incontro anche con il sindaco di Montegranaro, Domenico Strappa
Dopo l’accoglienza in Comune, trasferimento a piedi al Teatro dell’Aquila per la cerimonia del centenario del Montani
Cartolina celebrativa del 1° centenario dell’Istruzione tecnica in Italia, disegnata dal professor Danilo Interlenghi
Francobollo commemorativo del 1° centenario dell’Istruzione tecnica in Italia (Fermo, 1955) – Collezione Romano Nazzaro-Azzolino
Medaglione per l’evento
Il discorso del Presidente Gronchi per l’inaugurazione dell’acquedotto di Pescara del Tronto che da allora e fino ad oggi serve le Province di Fermo e Ascoli Piceno
Il treno presidenziale
Il volume pubblicato dall’Associazione Ex Allievi del Montani
In basso i rarissimi documenti originali dattiloscritti del programma ufficiale della visita
I bellissimi libri storici dell’Editore Andrea Livi di Fermo da cui sono tratte alcune foto di questo articolo
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