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“Marche Palcoscenico Aperto”,
la cultura non si ferma

SPETTACOLO - Entro il 23 novembre si potranno presentare i progetti che concorreranno ad un finanziamento massimo di 5mila euro. Gli eventi da inserire sulle piattaforme digitali o anche attraverso spettacoli realizzati dentro teatri senza pubblico e trasmessi via telefono o anche tramite Whatsapp. Acquaroli: «E' un atto dovuto»

 

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L’assessore Giorgia Latini con il governatore Francesco Acquaroli

 

di Mauro Giustozzi

La Regione Marche al fianco dell’Amat e di centinaia di compagnie teatrali, musicali, di danza, circensi ed alle migliaia di lavoratori dello spettacolo stoppati dall’emergenza Covid 19. Col progetto “Marche Palcoscenico Aperto” i mestieri dello spettacolo non si fermano: una prima concreta risposta all’attuale interruzione delle attività di spettacolo dal vivo, la Regione Marche ha stanziato 120mila euro per la realizzazione di eventi da inserire sulle piattaforma digitali o anche attraverso spettacoli realizzati dentro teatri senza pubblico e trasmessi via telefono o anche tramite whatsapp.

Gilberto-Santini-Amat

Gilberto Santini

Un tentativo di dare una boccata di ossigeno ad un settore spesso dimenticato dal governo nazionale, che produce cultura e che rappresenta nelle Marche circa 200 compagnie che operano a livello professionale, che impiega 6mila lavoratori dello spettacolo, che ha un fatturato annuo che tocca i 41 milioni e 500 mila euro e che crea valore aggiunto con una ricaduta di 300 milioni di euro sull’intero territorio marchigiano. “Marche Palcoscenico Aperto” avrà tempi di attuazione brevissimi: entro il 23 novembre si potranno presentare i progetti e l’11 dicembre saranno già inviate le risposte ai candidati. Ogni artista potrà presentare un solo progetto che concorrerà ad un finanziamento massimo di 5mila euro. Il che significa che l’Amat, attraverso le risorse messe a disposizione dalla Regione Marche, potrà dare il via a 20/22 progetti di spettacolo finanziabili, con la data limite del 31 maggio 2021 per la loro realizzazione. Da questi finanziamenti sono esclusi i soggetti che ricevono già contributi attraverso il Fus.

Assessore-Giorgia-Latini«Il momento è indubbiamente difficile per tutti e in modo particolare per la cultura, i teatri, le compagnie marchigiane – ha affermato il presidente della Regione, Francesco Acquaroli che ha partecipato stamattina alla videoconferenza di presentazione – però è necessario in questa fase non mollare, bisogna resistere. Quello che vogliamo fare oggi e con questo progetto è lanciare un segnale a tutto il settore: un atto dovuto della Regione nei confronti di un mondo che rappresenta la cultura che le Marche ha saputo sempre produrre per il consumo interno ma anche guardando al di fuori dei nostri confini regionali». L’obiettivo è quello di affiancare e sostenere un comparto che ha pagato dazio già alla prima fase della pandemia e che, proprio nel momento di riprogrammare stagioni e calendari invernali, subisce ancora una volta un blocco alla propria attività. «Abbiamo lavorato in sinergia con l’Amat – ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Giorgia Latini – per dare una risposta alla chiusura dei luoghi dove si produce e si fa cultura, in particolare i teatri o anche i musei che sono luoghi assolutamente sicuri. Il segnale che vogliamo dare con questa iniziativa è che la cultura non si ferma. Questa proposta consentirà alle compagnie di teatro, danza, musicali di poter lavorare trasmettendo il prodotto su canali digitali e contribuendo a formare un cartellone invernale marchigiano. Alcuni comuni hanno già raccolto l’invito di aprire i propri teatri dove realizzare gli eventi, naturalmente tenendo le porte chiuse agli spettatori ma ospitando le compagnie e gli artisti». Il presidente di Amat, Gino Troli, ha ribadito come «gli spettacoli siano una via d’uscita dall’incubo Covid, e come la stretta collaborazione che si sta confermando con la Regione anche in questa iniziativa sia propedeutica a creare nuovi percorsi per produrre cultura non più in presenza di spettatori ma attraverso tutti i mezzi disponibili che consentono di non bloccare completamente i flussi di produzioni culturali di cui le Marche sono un’eccellenza». Infine a Gilberto Santini, direttore di Amat soggetto attuatore del progetto, è toccato descrivere i contorni e le finalità di Marche Palcoscenico Aperto.

acquaroli-e-latini«Scintilla di passione e creatività che dona benessere alle comunità – ha esordito Santini – questo significa fare spettacolo, produrre cultura nelle Marche. Questo vogliamo salvaguardarlo attraverso questa iniziativa che lancia una nuova sfida anche oltre i confini della nostra regione e che sta trovando grande interesse in tutta Italia. Per questo invitiamo artisti e compagnie professionali che fanno spettacolo e che si mantengono con questo lavoro che sia esso teatro, musica, danza o artisti circensi, senza limiti di età, ad inviarci i propri progetti che saranno poi diffusi attraverso gli strumenti che il Covid 19 ci impone: dai mezzi digitali alle varie piattaforme interattive che tutti conosciamo per finire anche al telefono o a chat come Whatsapp. Teatri virtuali ma anche teatri reali, visto che ci sarà l’occasione di produrre i propri lavori su questi palcoscenici e metterli poi in rete. Nel giro di breve tempo contiamo di mettere in scena un cartellone di eventi culturali marchigiani cui tanti potranno accedere per non interrompere quella richiesta di cultura che è sempre forte nella nostra regione». I progetti saranno vagliati da un’apposita commissione composta dallo stesso Santini, da Gemma Di Tullio responsabile programmazione del teatro pugliese e Federica Baldi esperta di teatro digitale. Le proposte ed i progetti potranno essere inviate alla mail mpa@amatmarche.net: per info tel:0712075880 (dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16).

 

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