Oliviero Visentin (al centro) con la Lazio nel biennio 1959-1961, subito dopo aver militato con la Fermana. Con lui Maurilio Prini sulla sinistra, e Nicola Lo Buono quindi a destra
di Paolo Bartolomei
FERMO – L’arrivo di Oliviero Visentin fu considerato un colpo grosso della società gialloblù poiché l’attaccante, dotato di ottima elevazione e gran tiro, era seguito da osservatori di club professionistici di serie A, categoria in cui di fatto è approdato subito dopo Fermo.
Nato a Fossalunga, nel Trevigiano, il 5 aprile 1936, è mancato lo scorso 27 ottobre a Pellezzano, vicino Salerno, dove si era stabilito ormai da tanti anni dopo aver giocato con la Salernitana e con altre realtà della Campania.
Visentin inizia con le giovanili del San Lorenzo di Mossa (oggi Isontino), vicino Gorizia, quindi del Mantova, in IV serie. Nel 1955 le prime esperienze da titolare con l’Ortona, poi arriva a Fermo nell’estate 1957 insieme ad un altro forte attaccante, Alfredo De Luca, con cui nella squadra abruzzese costituiva una temibile coppia d’attacco. Fu anche il primo anno di militanza fermana per Mariano Pavoni.
In due stagioni in gialloblù realizza ben 29 reti in 45 presenze, nel secondo campionato salta solo una partita su 26. La Fermana, che era momentaneamente scesa tra i dilettanti regionali, risale in serie D ma Visentin lascerà la società canarina perché volerà molto più in alto.
Infatti i tanti gol siglati durante la militanza fermana lo mettono in luce ed è selezionato per la Rappresentativa Marchigiana con cui partecipa al Torneo delle Regioni (tra i fermani c’è anche Mariano Pavoni), durante il quale è notato da Dino Canestri (laziale di lungo corso e in quel momento allenatore della Nazionale Under 21) che lo segnala al tecnico biancoceleste Fulvio Bernardini.
In questo modo Visentin approda alla Lazio nell’estate 1959 e si ritaglia 16 presenze in Serie A realizzando 3 reti. A giugno 1960 prende parte ad entrambe le partite che vedono impegnati i capitolini contro il Sedan per rappresentare l’Italia nella Coppa dell’Amicizia Italo-Francese, nella seconda delle due gare è anche autore di una tripletta. Nella stagione successiva però trova poco spazio (due presenze e zero gol).
Diventato nel frattempo tifoso della Lazio, è costretto a partire malvolentieri. Dal 1961 al 1964 milita con la Salernitana in serie C, collezionando 65 presenze e 16 gol: nella seconda e terza stagione risulta essere il miglior marcatore granata.
Nel 1964/65 riesce a tornare per poco alla Lazio ma non è mai utilizzato dall’allenatore Umberto Mannocci. Da articoli e foto dell’epoca non sembra essere presente a Fermo nella famosa amichevole di Natale tra canarini e aquilotti del dicembre 1964. Gli ultimi anni di carriera tra i dilettanti con i campani di Internapoli, Paganese, Pro Salerno e Sanseverinese.
Visentin ha l’onore di far parte di una ristretta élite di una trentina calciatori i quali, dopo aver indossato la divisa canarina, hanno successivamente militato in una massima divisione nazionale, italiana o straniera.
Dopo aver appeso le scarpette al chiodo allena le ultime squadre dilettanti in cui aveva giocato; viene chiamato nell’Internapoli in serie D per varare un progetto che voleva far diventare quella società come seconda squadra di Napoli, ma naufraga (ci provò anni dopo anche il Campania Puteolana, che raggiunse al massimo la serie C1, fallito anche quello).
Ha conseguito il diploma di geometra quasi a 30 anni “dividendosi tra allenamenti, lavoro, partite e famiglia” ci tiene a sottolineare oggi la moglie Giusi. Chiamato ad allenare la squadra dopolavoristica delle Condotte idriche di Salerno, diventa impiegato di quell’ente dove lavora per tanti anni fino alla pensione. Arrivato a Salerno malvolentieri, alla fine si è innamorato di quella terra e di quella gente, pur restando sempre tifoso biancoceleste.
Colto da infarto due settimane fa e trasportato al pronto soccorso, vi è rimasto una giornata intera per mancanza di posti in reparto causa Covid poi è morto nel sonno, senza i propri cari vicini, mentre veniva trasferito in una camera, così racconta la moglie Giusi, insegnante, alla quale vanno le condoglianze della nostra redazione insieme ai figli Davide, violinista, e Barbara, insegnante.
Di seguito il tabellino di due derby contro Maceratese e Pro Calcio Ascoli in cui Visentin siglò due triplette.
30. giornata – 4 maggio 1958
FERMANA-MACERATESE 5-1
FERMANA: Canciani, Pavoni M., Giordani, Donzelli, Bacaloni, Dolic, Paci, Visentin, De Luca, Fracastoro, Borda
MACERATESE: Moscatelli, Bonvecchi, Eleuteri, Danelon, Prenna, Cutrignello, Ragazzini, Ritani, Macellari, Mazzanti, Morega
ARBITRO: Salomone di Chieti
GOL: 3’ De Luca, 12’ Visentin, 39’ Macellari, 42’ Paci, 65’ e 86’ rig. Visentin
15. giornata – 8 febbraio 1959
FERMANA-PRO CALCIO ASCOLI 7-0
FERMANA: Seghetti, M.Pavoni, Dolic, Villa, Ruggeri, Donzelli, Mazzocconi, Visentin, Ederiferi, Giampieri, Borda
PRO CALCIO ASCOLI: Felicetti, Filesi, Gaspari, Merlonghi, Di Marco, Giovannelli, Marcolini, Penturelli, Odoardi, Gagliardi, Spinaci
ARBITRO: Riderelli di Osimo
GOL: 7’ Mazzocconi, 38’ e 43’ Visentin, 74’ Villa, 82’ Visentin, 85’ Giampieri, 89’ Ederiferi.
Fotogallery
(per la maggioranza delle foto si ringrazia la famiglia Visentin)
Visentin nel secondo anno fermano, al centro c’è Federico Clementi ed a sinistra Mariano Pavoni
Nella Rappresentativa Marche Visentin è il terzo in alto da sinistra. Al centro in basso si riconosce anche Mariano Pavoni
Nel secondo anno fermano: qui allo stadio “B. Recchioni”, da sinistra Marcello Macciocca, Oliviero Visentin, Alfredo De Luca e Umberto Pelliccetti
Con la maglia dell’Ortona insieme a De Luca, coppia giunta a Fermo nel 1957
Visentin (al centro) in versione laziale
A Salerno con mister Pasinati e, in basso, azioni di attacco
Visentin in una recente intervista
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