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Crisi idrica, Ciip valuta
studi universitari ed interventi
con temporanei disagi

FERMANO - Il livello di allarme da codice rosso, terzo stadio, ha imposto alla società che gestisce il relativo servizio a delle misure che, nei prossimi giorni, andranno a creare momentanei disservizi ad alcuni dei Comuni serviti

Considerato il permanere delle condizioni che hanno determinato l’adozione del codice rosso terzo stadio, stante il periodo di magra a cui si avviano le sorgenti principali, al fine di contrastare l’emergenza idrica, il Ciip si è attivato prontamente affidando studi e ricerche all’Università La Sapienza di Roma ed all’Università Politecnica delle Marche.

Grazie ai fondi stanziati dalla Protezione Civile per fronteggiare lo stato di emergenza, sono stati realizzati nuovi pozzi di captazione in località Capodacqua di Arquata del Tronto. Con il Comitato Regionale di Protezione Civile, tenutosi in data 12 novembre, è stata autorizzata la messa in esercizio di tali pozzi, dopo un percorso di approfondimento idrologico, ambientale e sanitario. Tale immissione consentirà di ridurre il numero di serbatoi soggetti a chiusura notturna, scelti sulla base di logiche acquedottistiche di sistema, sulla base delle risposte dell’acquifero in ragione dell’attivazione dei nuovi pozzi potranno essere fatte ulteriori valutazioni in tema.

Data comunque la precarietà della situazione dell’approvvigionamento, si comunica che comunque potranno esserci dei disagi legati ad eventi imprevisti e/o all’andamento meteoclimatico della stagione in corso. Stante quanto premesso, di seguito si elencano i serbatoi a cui saranno interrotte le chiusure notturne a partire dalla serata di lunedì 23 novembre, relativamente alle municipalità del territorio provinciale servito:

Presso la città d Fermo, serbatoio dei Cappuccini a servire le contrade di Santa Lucia, Madonnetta Ete e Cecapalomba, San Martino e vie limitrofe. Zona Centro Sociale Ete Caldarette e vie limitrofe. Sempre a Fermo, serbatoio di San Girolamo a servire l’omonima contrada ed il serbatoio di San Martino, con utenza di contrada San Maurizio, strada provinciale 56, Valdete da Ete Caldarette fino alla strada provinciale dei Sacri Cuori e San Martino.

L’intero centro abitato di Grottazzolina, di Santa Vittoria in Matenano tramite il serbatoio Cappellone e Servigliano, compresa la frazione di Curetta. E ancora Lapedona, tramite il serbatoio Pazzaglia, dal centro urbano all’intera contrada San Michele. Montottone, serbatoio San Lorenzo, per tutte le zone a ricomprendere l’industriale e quella limitrofa alla strada provinciale Montottonese Nord. Ortezzano, serbatoio Croce, per le zone del centro, contrada Massimo, strada provinciale verso Valdaso e zona a valle del Torrione fino a parte della contrada Cisterna. Infine Belmonte, serbatoio Pelosi, ad irrogare il centro urbano.

 

 


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