Era il lontano 1999 quando Alberto Andrenacci iniziò il suo servizio come sagrista nella Cattedrale di Fermo; dopo appena un anno ci fu il Grande Giubileo dell’Anno 2000: fu un bel battesimo di fuoco considerando i numerosi pellegrinaggi ed eventi religiosi che vennero organizzati in cattedrale, ma seppur da “sagrista novello”, Alberto superò tutto in modo egregio. Da allora, ogni giorno apre le porte della Chiesa Madre dell’Arcidiocesi per accogliere i numerosi turisti e fedeli che salgono al Girfalco per una preghiera o per vedere le bellezze custodite all’interno. Un uomo dal viso ormai a tutti familiare, sempre disponibile ed accogliente, che ha custodito il Duomo con professionalità, affidabilità ed impegno. Sempre in ordine, sempre pulito, sempre tutto organizzato al meglio in occasione di ogni celebrazione.
I rettori con i quali ha collaborato in questi anni: Mons. Alfredo Abbondi, S.E. Mons. Armando Trasarti, oggi vescovo di Fano; Mons. Pietro Orazi, attuale vicario generale e parroco della Parr. Immacolata a Caldarette Ete; Mons. Mario Lusek, oggi parroco della Parr. San Giorgio Martire a P.S. Giorgio, andrebbe aggiunto un 5° rettore della Cattedrale di Fermo con cui ha lavorato il sagrista Alberto Andrenacci, Mons. Alfredo Abbondi, primo rettore con cui Alberto ha collaborato, e don Michele Rogante, parroco della Parr. San Domenico di Fermo e rettore in carica.
Proprio quest’ultimo esprime parole di vivo ringraziamento per il servizio di Alberto: “Conosco Alberto da molto tempo – dice don Michele – ed aiutando il cerimoniere del vescovo per le liturgie in cattedrale da quasi 15 anni, ho avuto più volte occasione di collaborare con lui: passione, dedizione e disponibilità lo hanno sempre contraddistinto. Davvero meritato il grande grazie che mi sento di esprimere anche a nome di tutti coloro che, in un modo o nell’altro, lo hanno potuto incontrare in cattedrale”. Un grazie anche da S.E. Mons. Rocco Pennacchio, che nel lontano 4 ottobre 2017 ebbe l’occasione di conoscere Alberto proprio mentre quest’ultimo era nel pieno del suo lavoro. Era uno dei primi viaggi dell’Arcivescovo in diocesi, e nel voler visitare come prima cosa la Cattedrale, il primo “viso fermano” che conobbe fu proprio quello del sagrista, del quale ricorda la disponibilità e l’accoglienza mescolata ad un po’ di comprensibile emozione. Domenica 29 novembre, I° di Avvento, Alberto consegna le chiavi della Cattedrale al suo successore e va in pensione godendosi il meritato riposo. Durante la celebrazione delle ore 12.00 presieduta dall’Arcivescovo, ci sarà il saluto ufficiale ed il passaggio di testimone al giovane Roberto Zefferini, da lunedì 30 novembre, nuovo sagrista della Cattedrale di Fermo. A lui, gli auguri di buon lavoro!!
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