“No a politiche localistiche, sarebbe un suicidio: per il Recovery fund occorre una strategia globale”

IL PUNTO - Nei giorni precedenti alcuni consiglieri regionali del PD, dopo aver incontrato la ministra De Micheli, hanno annunciato una serie di prossime iniziative messe in campo dal governo per lo sviluppo infrastrutturale della Marche, tra cui l'inserimento nelle opere previste dal Recovery Fund dell'arretramento della ferrovia per la zona Pesaro

Massimo Valentini

di Massimo Valentini, Presidente Fondazione San Giacomo della Marca

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha annunciato che lunedì prossimo ci sarà un consiglio dei ministri straordinario per l’approvazione della struttura di governance del Recovery Fund. Nei giorni precedenti alcuni consiglieri regionali del PD, dopo aver incontrato la ministra De Micheli, hanno annunciato una serie di prossime iniziative messe in campo dal governo per lo sviluppo infrastrutturale della Marche, tra cui l’inserimento nelle opere previste dal Recovery Fund dell’arretramento della ferrovia per la zona Pesaro.

Se così fosse, sarebbe un evidente fallimento, in primis del governo che invece di perseguire progetti strategici che possono far decollare il paese, come ad esempio l’arretramento della ferrovia adriatica con realizzazione della stazione dell’alta velocità ad Ancona e della pista ciclopedonale nel vecchio tracciato, persegue la suicida strategia di rispondere ad esigenze localistiche. In secondo luogo, sarebbe anche il fallimento della politica regionale che negli anni si è sfaldata nella tutela di interessi locali, invece di proporre un’opera strategica necessaria all’intera regione. Mi auguro che il film che tra qualche mese vedremo non sia quello prospettato nella speranza che prevalga una visione strategica per lo sviluppo della Regione e del Paese.

 


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