Giovani Democratici: “La fine del
Mancini bis ha una matrice ben definita”

MONTEGRANARO - Tanti i quesiti dei ragazzi afferenti al circolo veregrense in quota Dem diretti agli ormai consiglieri di opposizione e civici del governo cittadino. "Personalissimi da un lato e fini di arrivismo dall'altro hanno sin da subito remato contro la sopravvivenza dell'amministrazione"

“Anche noi Giovani Democratici vogliamo dire la nostra su quanto sta accadendo in queste ore nel nostro paese. Per prima cosa vorremmo precisare che le responsabilità politiche del commissariamento del Comune vanno a chi, per personalissimi fini di arrivismo, ha sin da subito remato contro la sopravvivenza di questa amministrazione. Questo si traduce in comportamenti come la creazione di un gruppo di civici post elezioni, il mancato e continuo rifuggire un confronto con l’altro gruppo di maggioranza (quello Pd) ed infine nello scegliere di mandare tutti a casa invece di collaborare davanti all’appello della stessa sindaca di andare avanti”.

Questo il comunicato dei Giovani Democratici del circolo di Montegranaro, che vicini alle posizioni dei Dem over, continuano con l’analisi politica affermando “sappiamo che le forze politiche opposte alla nostra non la vendono così la storia, ma siamo certi che la cittadinanza, come noi, saprà fare un distinguo tra i venditori di fumo professionisti e la verità. Non a caso anni or sono a causa di quasi gli stessi soggetti cadeva un’altra giunta comunale, e quegli stessi protagonisti ora si ricompattano contro la Mancini”.

“Noi siamo giovani, siamo freschi di politica, eppure siamo già stufi di vedere questi vili giochetti, siamo stufi di vedere la gente dare dei poltronari a chi semplicemente voleva mandare avanti un mandato politico dato dai cittadini, mentre in sordina sta già iniziando la spartizione delle future poltrone che si illude di vincere – l’analisi -. Siamo stanchi di vedere attribuire la verità a chi urla prima e più forte! Questa non è politica, questo è fare i propri esclusivi interessi”.

“Siamo giovani ma evidentemente siamo più maturi di chi festeggia l’arrivo del Commissario come <la cacciata dei comunisti>, perché quando la democrazia fallisce non c’è nulla da festeggiare, e quando un paese non ha più una rappresentanza eletta, che porti avanti i progetti votati dai cittadini, non vi è nulla da esultare”, le tesi dei ragazzi di sinistra.

“Siamo giovani ma siamo evidentemente più coerenti del Capogruppo di maggioranza, che dopo la tolta delle deleghe a Beverati, acclama allo scandalo perché quello sarebbe stato il momento peggiore per una crisi all’interno del Comune, ma poi piatto ricco mi ci ficco, ed alla crisi ha dato la spinta decisiva. Siamo giovani, ma siamo abbastanza svegli da capire che questa crisi politica ha dei responsabili e dei nomi che sono quelli del vicesindaco e i componenti del suo gruppo, quelli che ora puntano il dito verso il gruppo Pd, per pura strategia politica, e siamo abbastanza intelligenti da capirlo, dato che ora è alla luce del sole che vi erano chiari accordi tra la minoranza ed il gruppo civico di stroncare questa amministrazione sin dall’inizio”.

“Non prendiamo questa posizione per adesione cieca al partito, ma perché in queste settimane di crisi abbiamo letto i giornali, ascoltato le varie campane e ci siamo confrontati con la stessa amministrazione, e conosciamo il valore delle persone e delle loro parole”, hanno proseguito per poi concludere con degli interrogativi.

“Infine avremmo alcune domande da rimbalzare alla minoranza ed ai civici: se questo non era il momento migliore per commissariare il paese, perché non avete collaborato quando è stato proposto di sostituire l’assessorato? Se la strategia non era quella di addossare alla sinistra le colpe di questa caduta, screditandola agli occhi dei cittadini, perché vi remavate contro da tempo? Perché non ammettete che tra voi intercorrevano accordi da tempo per una futura candidatura ed attendevate solo la caduta e la levata di torno dell’amministrazione Mancini, quando gli eventi storici lo hanno dimostrato? Qual è la ragione politica, e sottolineiamo politica, delle vostre dimissioni? Ma soprattutto con quale sentimento e coraggio affermate di aver fatto la cosa migliore per il paese? Chi è responsabile di questo scandalo faccia un mea culpa, invece di dar adito a fandonie. Questa è la nostra esortazione, che probabilmente non troverà terreno fertile dato che certi soggetti perdono il vizio ma mai il pelo di portare avanti un modo di far politica fatto di scarica barili, ipocrisia e mai trasparenza”.

 

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