Confartigianato: “Decontribuzione, basta scontri:
la politica remi in un’unica direzione”

CONFARTIGIANATO - Il presidente Renzo Leonori: «La misura deve interessare anche i nostri territori, lo strumento vada ad inserirsi positivamente pure nell’area di crisi complessa del Fermano-Maceratese»

 

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Renzo Leonori, presidente di Confartigianato

 

«La misura della decontribuzione del 30% deve interessare anche i nostri territori. Su questo tema la politica deve unirsi e lavorare ad una risposta rapida. La nostra associazione ha le idee chiare su tale fondamentale argomento e da tempo si sta battendo affinché lo strumento vada ad inserirsi positivamente anche nell’Area di Crisi Complessa del Fermano-Maceratese». A dichiararlo in una nota è Renzo Leonori, presidente di Confartigianato Imprese Macerata, Ascoli e Fermo.

«Stiamo leggendo da mesi di un acceso dibattito su questo aspetto, e siamo convinti che ora sia davvero giunto il momento della condivisione più che dello scontro. Solo superando le divergenze, la politica potrà fare gli interessi concreti del tessuto industriale locale, dando un indispensabile sostegno a Mpi e artigiani. La rapidità è tutto, quindi il nostro appello è ad agire al più presto. Inutile ricordare come gli effetti della crisi siano ancora devastanti nei territori delle Marche del Sud, e di come la pandemia sia andata ad accentuare problemi ormai noti (pensiamo alla ricostruzione post-sisma). È vero, risulta poco comprensibile la decisione di inserire l’Abruzzo dentro la decontribuzione dimenticandosi delle Marche. Ma non abbiamo bisogno di un scontro tra maggioranza e opposizione, quanto di un ponte per veder rispettate le nostre indispensabili istanze. Allora, non ci stanchiamo di chiedere nuovamente a tutta la politica, locale e nazionale, di guardare alle vere esigenze delle imprese, e di remare in un’unica direzione per sbloccare un impasse che dura da troppo tempo».


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