di Sandro Renzi
Il Comitato per la salvaguardia di viale Cavallotti non ci sta e “demolisce” punto per punto il progetto proposto per la riqualificazione di piazza Mentana ed anticipato da Cronache Fermane prima di Natale. A distanza di poche settimane dall’ultimo intervento, il portavoce Franco Pac torna a chiedere un confronto con l’Amministrazione ed invita i cittadini “a far sentire la loro voce” nel tentativo di stoppare il piano approvato dalla giunta Loira e per il quale sono stati stanziati 500mila euro. “L’ansia da prestazione dei prossimi aspiranti sindaco si abbatte su Piazza Mentana, l’unica di rilievo storico della città -tuonano dal comitato- dopo la demolizione dei villini e dello stupendo lungomare che tutti rimpiangono ecco un altro colpo alla Porto San Giorgio Liberty che fu la Perla dell’Adriatico e oggi abbonda di anonimi palazzi e spelacchiate spianate di travertino”. Il progetto viene quindi passato ai raggi x dal Comitato.
“Mentre tutta Europa da decenni invoca la difesa del suolo e la lotta alle isole di calore urbane, sulla piazza si progettano due stradoni di cemento di 8 metri. Dopo 160 anni di stazione ferroviaria inaccessibile ai disabili, vissuti con noncuranza, adesso bisogna fare di corsa un’autostrada per carrozzine e passeggini, mentre le linee guida ministeriali raccomandano la realizzazione di percorsi rimovibili adeguati al necessario ingombro. Per non dire che il materiale proposto, il Levofloor di viale Cavallotti, in poco tempo si è sopraelevato rispetto al brecciolino circostante, causando incidenti” sostengono ancora i componenti del Comitato “è scritto nella relazione tecnica che piazza Mentana è nata come giardino all’italiana. Eppure dopo un elegante excursus storico che indora la pillola, i progettisti propongono esattamente il contrario: uno spazio spoglio di alberi di alto fusto e privo di ombra, preda del riverbero ed invivibile di giorno, un po’ quello che è diventato Bambinopoli”. Secondo il sodalizio quindi la piazza verrebbe “stravolta”
architettonicamente così come il suo rapporto con il monumento ai caduti. “Per il ripristino dei pali di illuminazione si propone di ispirarsi a quelli del lungomare, che più incongrui e tristi non si può. In mancanza di un confronto preventivo, che pure abbiamo più volte sollecitato all’Amministrazione, invitiamo tutti cittadini sensibili a far sentire la loro voce”.
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