“Caro Bargoni e caro Presidente Lucci, vi ringrazio per il vostro intervento perché, al di là delle affermazioni, generiche, da voi fatte, lo avete fatto in maniera corretta e, soprattutto, scevra dalla volontà di denigrare la voce di chi svolge il ruolo di minoranza. Ciò a differenza del clamore che ha destato sui social il ‘solito’ post, irriguardoso dei ruoli, e atto solo a fomentare reazioni esse si scomposte, tale post è pieno di falsità: non ho mai affermato, infatti, che la responsabilità dei ‘focolai dentro l’ospedale’ sia del Sindaco. Invito tutti a leggere, obiettivamente, il mio precedente articolo”. Il capogruppo di Fermo Capoluogo Renzo Interlenghi replica agli esponenti di Fermo forte e indirettamente anche al sindaco Paolo Calcinaro sul dibattito relativo al ruolo della Commissione Sanità in questo momento di emergenza sanitaria al Murri.
Interlenghi sottolinea: “Ho stigmatizzato il mancato funzionamento della Conferenza dei Sindaci, prevista dalla legge regionale, che ‘provvede alla definizione, nell’ambito della programmazione regionale, delle linee di indirizzo per l’impostazione programmatica dell’attività, esamina il bilancio di previsione e il conto consuntivo e rimette alla Regione le relative osservazioni, verifica l’andamento generale dell’attività e contribuisce alla definizione dei piani programmatici trasmettendo le proprie valutazioni e proposte al legale rappresentante della USL ed alla Regione’. Ho stigmatizzato, altresì, il mancato funzionamento della IV Commissione consiliare sulla Sanità. Ben vengano gli incarichi, caro Presidente Lucci, ma essi comportano impegno e sacrificio perché i cittadini devono essere tutelati da chi ha l’ambizione di amministrare la cosa pubblica. Quale visione del problema sanitario ha questa amministrazione? Basta fare appello alla buona volontà dei cittadini, oppure sarebbe opportuno imprimere delle scelte anche al livello regionale per il nostro territorio? Cosa sta accadendo al Sassatelli, come vengono rassicurati i familiari degli ospiti e gli operatori sanitari? Sono domande a cui abbiamo il dovere di fornire una risposta. Ho agito in maniera scomposta? Forse. Ma se questo è l’unico modo per far muovere l’amministrazione continuerò a farlo, sempre per il bene di tutti. Anche di coloro che mi hanno insultato sui social ma, ribadisco, la colpa non è la loro ma di chi li ha fomentati ingiustamente e con estrema superficialità. Siamo pronti a lavorare e dare un contributo forte alla tutela della nostra città e di tutta la Provincia, al di fuori del gioco delle parti e se, nella foga, posso aver leso qualcuno me ne scuso in prima persona ma respingo ogni accusa di voler strumentalizzare l’emergenza COVID per scopi elettorali”.
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