Acquaroli e Coltorti al tavolo
fanno il punto sulle infrastrutture

OPERE - Presente una delegazione del M5s. Si è parlato anche dell'uscita nord di Ancona e del raccordo tra porto, ferrovia, interporto, aeroporto e autostrada

 

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L’incontro tra Francesco Acquaroli, Mauro Coltorti e la delegazione del M5s

 

Incontro tra Francesco Acquaroli, presidente della Regione e Mauro Coltorti, presidente della Commissione lavori pubblici, infrastrutture e trasporti del Senato. I due si sono visti ieri per fare il punto sulle infrastrutture stradali, ferroviarie e portuali delle Marche. Presenti anche il senatore Giorgio Fede e le consigliere regionali del M5s Marta Ruggeri e Simona Lupini.

«E’ opinione condivisa – dice la Regione -, che sul piano delle infrastrutture sia necessario perseguire il comune obiettivo di ottenere una rapida realizzazione delle opere già avviate, assicurare la manutenzione e sicurezza di quelle esistenti e perseguire le migliori soluzioni tecniche per quelle da mettere in cantiere e realizzare nei prossimi anni. Si è discusso dell’urgenza di realizzare quanto prima l’uscita nord di Ancona e il raccordo tra porto, ferrovia, interporto, aeroporto e autostrada, nell’ottica di una intermodalità virtuosa che valorizzi queste importanti sinergie che rendono Ancona il miglior centro logistico per il trasporto lungo il medio Adriatico. A nord l’attenzione è stata posta sulla necessità di completare la superstrada Fano Grosseto, purtroppo ferma da trent’anni. Questa infrastruttura, tra quelle per cui è previsto un Commissario Straordinario per accelerarne la realizzazione, presenta alcuni tratti già realizzati, ma purtroppo inutilizzati, e altri da realizzare per i quali è in corso lo studio di fattibilità o quello esecutivo. Si è poi parlato di velocizzare il raddoppio della statale 76 e della Mezzina. Il tratto a cavallo tra Marche e Abruzzo è in corso di progettazione con alcuni lotti già realizzati. E’ una strada che assume una importante valenza per rompere l’isolamento dei comuni alto collinari e montani del fermano e dell’ascolano. Una volta completata, costituirà inoltre una valida alternativa all’Autostrada A14 per chi volesse recarsi sul lato tirrenico dell’Appennino. Tutti concordi sulla necessità di completare il raddoppio della Orte-Falconara e di valutare il ripristino di alcune linee ferroviarie dismesse tra le quali la Fano Urbino per la cui realizzazione lo scorso anno era stato stanziato 1 milione di euro in Legge di Bilancio, a disposizione di Rfi, per lo studio di fattibilità, e il cui sedime deve essere preservato e non intralciato da altre opere. Data la molteplicità dei tempi e l’interesse per la realizzazione delle infrastrutture regionali i partecipanti hanno concordato nella necessità di riunirsi ancora per approfondire le tante questioni che non sono state affrontate».


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