di Paolo Paoletti
“Sfruttare al meglio i ristori con interventi mirati alle realtà maggiormente a rischio chiusura, come ad esempio chi si è trovato indietro con la digitalizzazione, e incrementare in parallelo, nel limite del possibile, il piano vaccinale”. Il presidente CNA Fermo Paolo Silenzi, ospite questa mattina di Radio Fermo Uno, traccia la linea di quelle che dovrebbero essere le priorità nei prossimi mesi di pandemia. Insieme a lui anche Emiliano Tomassini, portavoce del settore autotrasportatori di CNA, una categoria da sempre in prima linea, nonostante le difficoltà del virus e le carenze infrastrutturali della nostra regione.
Da sinistra Emiliano Tomassini e Paolo Silenzi
Nel giorno del rientro in zona gialla, Silenzi e Tomassini fanno il punto su una situazione di incertezza estrema che stanno vivendo le piccole e medie imprese. Un allarme generico che riguarda le attività commerciali così come le imprese del calzaturiero, passando per il trasporto di persone e merci.
” Pandemia a parte – sottolinea Tomassini – quello che chiediamo ormai da tempo è un impegno concreto e definitivo per la realizzazione della terza corsia autostradale. Da certezza si è tornati, dopo le notizie delle ultime settimane, un grande punto interrogativo sull’avvio dei lavori per l’ampliamento autostradale. Vogliamo far capire a chi di dovere che la terza corsia rappresenta un passaggio essenziale per agevolare il lavoro degli autotrasportatori. Fino a poco fa avevamo la Ministra De Micheli alla quale abbiamo fatto arrivare le nostre richieste, oggi in questo contesto politico, non sappiamo più neanche a chi rivolgerci”.
I disagi, per chi percorre l’A14 sono sotto gli occhi di tutti. “Ad aggravare le cose la riduzione delle merci trasportate in periodo di pandemia che comporta meno guadagni a fronte di spese rimaste invariate come ad esempio il gasolio o il pedaggio” evidenzia Tomassini. “Nel marzo dello scorso anno – prosegue il portavoce degli autotrasportatori CNA – abbiamo continuato a lavorare consapevoli del nostro importante ruolo per fare arrivare le merci ovunque. I sacrifici non sono mancati: dai rischi per la salute, all’assenza di un posto dove poter fare pranzo o cena e ancora la chiusura di tutti i servizi igienici se non per quelli lungo l’autostrada. A fronte di questo ribadiamo il nostro impegno ma chiediamo che almeno le infrastrutture della nostra regione vengano migliorate“.
Intanto nel giorno di riaperture di bar e ristoranti il presidente Paolo Silenzi pone delle priorità su cui riflettere: “Tutte queste attività, dai bar ai ristoranti passando per i negozi ecc, sono chiamate a rispettare le norme sanitarie e si sono adeguate, anche con investimenti importanti. Questo tira e molla di chiusure e aperture rappresenta un danno enorme con tutta l’incertezza che ne consegue nell’acquisto di quei prodotti deteriorabili. L’auspicio è che queste attività, che rispettano tutte le imposizioni anti Covid, vengano tenute sempre aperte. Solo in questo modo potremo garantire loro la possibilità di programmazione garantendo sempre e comunque le disposizione di sicurezza anti Covid. Capitolo a parte quello delle palestre che prima si sono dovute adeguare alle normative sanitarie e poi sono state fatte chiudere a tempo indefinito”.
CNA resta impegnata in prima linea per fornire tutte le risposte del caso: dai nuovi bandi regionali, ai bonus statali, con un’unica grande consapevolezza in attesa che l’epidemia finisca: “Noi imprese dobbiamo continuare a resistere, come abbiamo sempre fatto”.
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