Da sinistra i nuovi acquisti della Fermana: Cais, Kasa e Colombo
di Leonardo Nevischi
FERMO – Dopo la chiusura ufficiale della parentesi invernale del calciomercato, il mosaico gialloblù per la stagione 2020/21 è finalmente giunto a completamento. Il club canarino cala un doppio tris d’acquisti e regala altre sei nuove pedine allo scacchiere tattico di mister Giovanni Cornacchini: D’Anna, Cais e Kasa per l’attacco, Graziano in mezzo al campo, Bonetto per rinforzare la retroguardia ed il giovanissimo Colombo per la difesa della porta.
«Sono una prima punta che predilige andare in profondità piuttosto che venire in contro al pallone – si presenta l’ex Carrarese, Davide Cais, rompendo il ghiaccio nella conferenza stampa del pomeriggio odierno -. Cercherò di fare del mio meglio e di integrarmi al più presto con i nuovi compagni perché non manca molto alla fine della stagione, per cui devo affrettare le cose per farmi trovare pronto nelle partite che verranno. Ultimamente non ho avuto un buon rapporto con il gol, perché vengo da una stagione ad Arzignano dove non sono riuscito ad esprimermi al meglio ed invece nell’avventura alla Carrarese ho giocato poco – confessa il classe 1994 prodotto del settore giovanile dell’Atalanta -. Spero che qui alla Fermana io possa tornare a segnare ed a rendermi utile per la squadra. Come vivo il dualismo con Cognigni? Io posso fare anche la seconda punta, sono pronto a giocare dove il mister riterrà più opportuno. I miei compagni di reparto li conoscevo già: con D’Anna ci avevo giocato contro quando lui era a Lecco e mi aveva fatto una buonissima impressione, Cognigni lo conosciamo tutti anche per la sua esperienza con l’Ancona e da avversario in campo mi ha ben impressionato. Comunque ho subito visto un bel gruppo affiatato e compatto: sta a noi nuovi arrivati entrare subito nel mood della Fermana».
Da Cais, che di esperienza in C ne ha da vendere con le sue oltre 150 presenze, si passa poi al 19enne Redi Kasa. «Sono venuto qui con l’obiettivo di crescere e di mettere esperienza nelle gambe e nella testa. Voglio dare tutto quello che ho per poi essere pronto quando sarò chiamato in causa. Io, nonostante la giovane età, penso di essere pronto per scendere in campo e dire la mia in qualunque ruolo il mister scelga di farmi giocare, sia da seconda punta sia come esterno destro di centrocampo, sia da mezzala sia da trequartista. Il mio ruolo ideale? Sono un tuttocampista e sono in grado di fare anche l’esterno nel 4-4-2 perché ho una bella gamba per correre sulla fascia e mi piace rientrare sul mancino, tuttavia prediligo essere schierato da seconda punta – confessa l’albanese giunto in prestito dal Parma -. Questa è la mia prima esperienza in una prima squadra, ma ho avuto modo di allenarmi con il Parma di Liverani e con la Primavera, quindi fisicamente sono pronto perché non ho perso un solo giorno di allenamento».
Successivamente è la volta dell’innesto canarino più giovane di questa sessione di mercato, il 2001 Edoardo Colombo: «Sono venuto qui a Fermo perché sono giovane e ho davanti a me nelle gerarchie due portieri forti e di esperienza che potranno aiutarmi a crescere molto. Massolo ha vinto un campionato con l’Entella e lo scorso anno è stato alla Salmb, mentre Paolo (Ginestra, ndr) è il Gigi Buffon della categoria, perché nonostante l’età sta dimostrando di essere ancora in formissima. Se sarò il primo, il secondo o il terzo spetterà al mister deciderlo: io non sono venuto qui con false promesse. La concorrenza per giocare mi dà ulteriori stimoli e sono contento».
Da sinistra i nuovi acquisti della Fermana: Graziano, D’Anna, Bonetto
Dal terzetto di innesti più giovane si passa poi alla presentazione di quello composto da Simone D’Anna, Giovanni Graziano, Andrea Bonetto, giocatori che nelle ultime due uscite con Sudtirol e Sambenedettese hanno già fatto il loro debutto in maglia gialloblù. «Sono contentissimo perché il mister mi ha dato subito fiducia e, così come i miei nuovi compagni mi ha fatto sentire immediatamente a mio agio. Così è stato davvero più facile mettermi a disposizione della squadra nonostante fossi appena arrivato – ha sottolineato l’ex Lecco D’Anna, che poi ha proseguito -. Io sono un giocatore che non va spesso in rete ma trovo ancor più piacere nel servire un assist ai miei compagni. Il mister mi sta conoscendo e penso che sfrutterà le mie caratteristiche al massimo per rendere al meglio per raggiungere l’obiettivo comune della salvezza».
A seguire è la volta di Graziano che prova a spiegare il suo essere passato, ad una settimana dall’esordio, dall’essere il dottor Jekyll al signor Hyde. «In sette giorni sono passato dall’ottima prova al debutto contro il Legnano alla folle espulsione dopo sette minuti contro il Mantova: l’ideale sarebbe una via di mezzo. A Mantova sono stato ingenuo io, sebbene l’arbitro ci abbia messo del suo. Il doppio giallo in 7′ è qualcosa di assurdo che non mi era mai capitato. La prima notte dopo quell’episodio ho faticato a dormire, ma poi sono stati bravissimi i compagni e il mister a starmi vicino perché sono cose che succedono anche ai campioni nelle serie maggiori. Io e Urbinati insieme nel derby? Ieri è stata una partita maschia e tosta dal punto di vista fisico e sebbene io e Urbinati abbiamo le stesse caratteristiche, era la partita perfetta per giocare fianco a fianco».
A chiudere la presentazione è stato il rientrante Andrea Bonetto, che già nella prossima sfida a Padova con Manetta squalificato potrà trovare spazio da titolare. «Io mi alleno per essere sempre il titolare e mettere in difficoltà il mister nelle scelte a prescindere dalle squalifiche dei miei compagni. Se domenica sarò chiamato in causa mi farò trovare pronto. È stato bello tornare qui – chiosa il difensore classe 1997 -. I mesi che sono stato fermo è stata dura. Senza la mia routine quotidiana, mi sono allenato prima con una squadra di Eccellenza, poi con una di Serie D ed infine nel campetto vicino casa in attesa di una chiamata, che finalmente è arrivata».
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