Andrea Balestrieri
“Penso che si è persa una buona occasione per tacere ed invece ancora una volta il Partito Democratico dalle stanze dei piani alti decide le sorti di una città. Grandi paroloni come rilancio, investimento, opportunità sappiamo che sono fine a se stesse. Il problema di fondo è che oggi viviamo periodi veramente difficili e le casse comunali devono essere utilizzate con parsimonia, discrezione ma soprattutto rispetto. Leggere che il Gigli si finanzierà con mutui mi fa sorridere e molto; anche un bambino delle elementari sa che dove non si hanno delle disponibilità proprie si deve attingere all’ accensione di mutui e questa operazione secondo logica, andrebbe ora più che mai evitata”. Inizia così la replica del segretario provinciale di Fratelli d’Italia e consigliere comunale Andrea Balestrieri alla capogruppo Pd di Porto Sant’Elpidio Annalinda Pasquali che nei giorni scorsi ha ribadito l’importanza del progetto di acquisto da parte del Comune dell’ex Cineteatro Gigli, nel cuore del centro cittadino.
“Quello che mi lascia ancora più senza parole – scrive Balestrieri – è vedere che tutti i consiglieri comunali di maggioranza a avallano questa cosa. Voi come me, siete stati votati dal popolo e a loro dovete rispondere! Chiedete a chi vi ha sostenuto nel 2018 se sono felici di questa operazione. La sapete già la risposta. Viene poi evidenziato il concetto della “non competitività” di chi occuperà i locali commerciali del Gigli con i restanti esercizi commerciali di piazza Garibaldi. Come si possono fare certi paragoni e considerazioni senza parlare di un piano serio del rilancio del commercio? Il problema è sempre quello: voi decidete e fate senza ascoltare nessuno; non sentite nemmeno tutta la maggioranza, figuriamoci se posso pretendere che ci ascoltiate a noi consiglieri di opposizione! Le azioni ne sono state molte, le iniziative anche. Esposti fatti che non hanno portato a quello che speravamo ma è sicura una cosa; non molleremo e non escludiamo di portare questa cosa anche al prossimo consiglio comunale sotto forma di interrogazione”.
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