Davvero difficile, per non dire impossibile, non notare questo pomeriggio, nel cuore di Porto San Giorgio, il massiccio schieramento di Polizia che ha blindato, dalle 16, il centro della città e la stazione ferroviaria. In strada, in stazione, nel sottopasso che collega piazza Matteotti a piazza Mentana, e in tutti gli accessi alla stazione ferroviaria, ben 34 poliziotti della Questura di Fermo, tra Squadra Mobile, Volanti e Polizia Scientifica, e la Polizia ferroviaria del Compartimento di Ancona, in particolare della Sezione di San Benedetto del Tronto, con un ingente quantitativo di agenti in campo. E con loro cinque finanzieri con un’unità cinofila e il fiuto infallibile di Fancy, il cane antidroga delle Fiamme gialle dei Fermo. Insomma impossibile, per chi è passato da quelle parti, non finire nella rete dei controlli delle divise e del fiuto del cane della cinofila delle Fiamme gialle.
A decine le identificazioni, soprattutto tra i tanti giovanissimi presenti in zona. Sì perché il controllo, coordinato dalla dirigente della Squadra Mobile della Questura di Fermo, Maria Raffaella Abbate, era mirato, vero, in primis a evitare assembramenti in attuazione alle norme anti-Covid in vigore, ma anche a reprimere qualsiasi episodio di vandalismo in stazione e sui treni, ma anche a contrastare lo spaccio e l’assunzione di sostanze stupefacenti tra i ragazzi. Decine le identificazioni, si diceva, e le fotosegnalazioni effettuate dalla Polizia all’interno di un gazebo installato in via Verdi. Un coordinato voluto dalla Questura di Fermo vuoi per reprimere qualsiasi tipo di illecito o reato, a partire proprio dalle norme anti-Covid, sia per lanciare un chiaro messaggio alla collettività: la Polizia di Stato, con tutte le sue componenti e branche, è presente.
Giorgio Fedeli
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