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Biodigestore sulla Valdaso,
Casini e Cesetti portano il caso
in consiglio regionale

REGIONE - I consiglieri, in assise marchigiana in quota al Partito Democratico, nei giorni scorsi hanno presentato una mozione all'assemblea chiedendo "all'ente Regione di adottare tutti i provvedimenti per una rivalutazione e, se fosse necessario, una revoca degli atti con cui sono stati espressi i pareri obbligatori e propedeutici al rilascio delle autorizzazioni"

 

Fabrizio Cesetti ed Anna Casini, esponenti del Pd in consiglio regionale

Stop agli atti autorizzativi emanati dalla Regione Marche per realizzare un biodigestore sulla Valdaso.

È la richiesta dei consiglieri Pd, Anna Casini e Fabrizio Cesetti, che hanno presentato una mozione in consiglio regionale presentata il 9 febbraio 2021.

“Un atto politico importante – affermano i consiglieri del Partito Democratico – con cui si chiede alla Regione Marche di adottare tutti i provvedimenti per una rivalutazione e, se fosse necessario, una revoca degli atti con cui sono stati espressi i pareri obbligatori e propedeutici al rilascio del provvedimento autorizzatorio dell’impianto”.

Continuano i Dem: “In tanti tra amministratori, associazioni e cittadini stanno manifestando le loro preoccupazioni sulla possibile realizzazione di un biodigestore sulla Valdaso. Si tratta quindi di un’operazione che non capiamo ne condividiamo e che oltretutto rappresenterebbe un problema per un territorio che durante il nostro mandato abbiamo valorizzato anche grazie all’innovazione portata dagli accordi agroambientali d’area”.

Concludono Casini e Cesetti: “Speriamo che gli assessori Castelli e Latini insieme ai partiti della maggioranza, vogliano dare il supporto politico alla proposta che abbiamo portato in consiglio regionale affinché vengano ritirati i pareri. Confidiamo sul fatto che proprio dall’assessore al bilancio è emersa una preoccupazione sul tema. La Valdaso è di tutti e un’approvazione bipartisan del nostro atto, sarebbe un bel risultato per il territorio e per i cittadini”.


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