“Nella giornata di ieri si è svolto in Comune il confronto tra i proprietari terrieri interessati dal metanodotto e la Snam. Un incontro mediato dall’amministrazione comunale che si è messa a disposizione di questi cittadini al fine di rappresentare puntualmente alla Snam quali fossero le criticità e i rilievi da questi lamentati circa il passaggio dell’opera nei loro fondi”.
E’ una nota firmata dal vice sindaco rivierasco Daniele Stacchietti (foto), che nel merito della vicenda prosegue illustrandone i contorni.
“La mediazione si è svolta in due fasi: nella prima, anche alla presenza del dirigente comunale, architetto Catani, in maniera puntuale ho ascoltato e condiviso con le quattro famiglie interessate le istanze delle stesse le quali hanno chiesto fondamentalmente che il tracciato del metanodotto, in quel tratto interessato, tornasse <indietro> alla progettazione preliminare che prevedeva all’epoca il non attraversamento dello stesso vicino alle abitazioni e, comunque, capire quali fossero le motivazioni tecniche che avrebbero convinto i progettisti a questo cambio di tracciato”.
“Questa prima riunione, iniziata in comune dalle ore 15.30, è terminata alle ore 16.45 circa, in un clima di totale collaborazione e partecipazione motivo per il quale li ringrazio nonostante capisca benissimo le difficoltà loro personali in questa vicenda – ha precisato nei dettagli l’amministratore -. Alle ore 17.00 è poi iniziato il colloquio con la Snam, terminato alle 18.30/45 circa, alla mia presenza, della dirigente Catani, del progettista Snam dell’intero progetto e quindi anche del tratto di Porto Sant’Elpidio, dei suoi collaboratori ed anche della responsabile Snam per i rapporti con gli enti. Il confronto, per quanto positivo nei modi e nei toni, è stato lungo, faticoso e tecnico avendo la Snam di fronte alle richieste lungamente perorate, spiegate e ribadite dei proprietari per mio tramite, ripercorso le vicende che hanno portato al progetto finale sostanzialmente affermando che quest’ultimo è il risultato dell’accoglimento di alcune osservazioni di privati a monte in sede di valutazione di impatto ambientale, la conformazione del territorio (quote di altezze necessaria per l’opera, ndr), la necessaria linearità della stessa e da ultimo la necessità di coinvolgere meno fondi possibili”.
“La Snam ha anche chiarito che i sistemi di sicurezza in posa dell’opera saranno più importanti rispetto a quello minimi previsti dal decreto che li regola, tra cui, ad esempio uno spessore del tubo di condotta di 16 millimetri piuttosto che di 10 circa, cosi come la previsione di una fascia di rispetto pari a 13.50 m a fronte di un minimo di 12.50 – ha detto ancora Stacchietti -. Se da un lato le garanzie di trasparenza della formazione del tracciato e sulla sicurezza possono rasserenare, non convince del tutto una scelta progettuale che ha interessato delle civili abitazioni e delle famiglie, pur nel pieno rispetto delle regole, allorquando poteva interessare esclusivamente area agricola, un aspetto fatto più volte ribadito ed argomentato”.
“In definitiva la Sman ha dato disponibilità di poter effettuare degli aggiustamenti di tracciato sui fondi già interessati, disponibilità che, per i colloqui svolti, dovrebbe risolvere qualcosa solo ad una famiglia.
Ho chiesto alla Snam dei recapiti diretti in modo tale che anche i privati possano avere un contatto cosa che loro, a differenza di quanto riferito dai proprietari, hanno detto di avere avuto anche a più riprese con tutti i soggetti coinvolti. In ogni caso tale disponibilità è stata data e provvederò a far si che i singoli coinvolti possano ancora una volta interfacciarsi con la società”, il congedo del vice sindaco di Porto Sant’Elpidio.
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