di Sandro Renzi
Se tutto filerà liscio, è assai probabile che i piccoli alunni della scuola Aporti riusciranno a tornare nel rinnovato plesso a marzo per completare un anno quanto mai complesso. I lavori proseguono infatti senza sosta per tentare di riconsegnare l’immobile a primavera. In queste stesse ore, tuttavia, il Comitato Viale Cavallotti ha indirizzato una lettera aperta al sindaco Loira, alla giunta, al Dirigente scolastico dell’Isc Nardi, ed ancora al Presidente del Consiglio di Istituto ed all’Architetto Giancarlo Gioventù che si è speso in prima persona per intercettare le risorse necessarie a finanziare i lavori. Soddisfatti per la ristrutturazione dell’asilo, i componenti del sodalizio accendono i riflettori sulla parte esterna, ovvero sul giardino che, a quanto pare, non potrà riavere la sua forma originaria.
“Un giardino all’italiana con aiuole, camminamenti in ghiaia, piantumazione di alberi ad alto fusto, una zona adibita ad orto” scrive il portavoce, Franco Paci “si è deciso di smantellarlo, prevedendo il rivestimento della intera corte esterna con una copertura plasticata. Immaginiamo che tale scelta sia giustificata con la necessità di installazione di giochi esterni che comportano la loro messa in sicurezza, probabilmente meglio garantita dalla plastica o materiali affini”.
Scelta che però non trova il favore del Comitato. “Riteniamo che sia errata per diversi motivi : architettonici ed estetici, visto che si va a distruggere un esempio di giardino storico all’italiana, di un bene pubblico che ha un valore importante per la storia urbanistica del paese; ambientali poiché la presenza di un giardino, di dimensioni significative, in un quartiere densamente popolato e privo di aree a verde è fondamentale per la qualità della vita dei suoi abitanti; il benessere psicofisico dei piccoli allievi e di tutto il personale educativo i quali hanno il diritto di vivere in un ambiente green, necessario per il loro equilibrio e la loro salute e fonte di apprendimento continuo nel loro percorso formativo. Capiamo l’importanza del gioco ed il contesto in sicurezza in cui deve avvenire ma riteniamo che si possa collocarli all’aperto in modo sicuro senza stravolgere tutta la superficie esterna con una unica copertura” priva di vita”.
Il Comitato ricorda come “il giardino, enorme opportunità per i bambini e gli insegnanti, sia un microcosmo fondamentale per ogni tipo di esperienza, di conoscenza, di relazione sensoriale, di gioco, utile e necessario per la loro crescita armoniosa ed in salute, come più volte ribadito dalla moderna pedagogia, dalla scienza, dalla politica con “il green deal europeo”.
Altrove, ad esempio in Finlandia, il Ministero della educazione sta procedendo con finanziamenti alle scuole materne di circa 6.000 euro ciascuna “allo smantellamento di tutte le coperture in cemento o altri materiali delle corti esterne delle scuole con la creazione di piccoli giardini prevedendo la presenza di terra, erba, fiori, piccole siepi, alberi da frutto, perché è stato visto che oltre alle ragioni sopraelencate, vi è un relazione diretta tra la presenza del giardino con il suo microsistema ed il buon funzionamento del sistema immunitario dei piccoli allievi” ricorda ancora il Comitato. Da qui l’appello rivolto al Sindaco perché si sospenda la progettazione e si apra una riflessione “che tenga conto delle osservazioni sollevate e che si prefigga il ripristino del giardino storico”.
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