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Lega: ”La maggioranza Calcinaro
troppo stanca per approvare le mozioni
su case popolari e barriere antirumore”

FERMO - I membri del Carroccio intervengono sui punti presentati nel consiglio comunale di ieri, rinviati a data da destinarsi. "Tutto giustificato con l’ora tarda, ma il governo cittadino conosceva l’ordine del giorno: perché non ha anticipato di un paio d’ore la convocazione o non ha proposto la prosecuzione della seduta ad altro giorno come previsto nel regolamento?"

 

Il gruppo consiliare della Lega Fermo. Da sinistra Romanella, Giacobbi e Tulli

“La giunta Calcinaro non considera priorità dare le case popolari ai fermani e tutelare la loro costa per permettere al turismo di svilupparsi”.

“Non si giustifica il rinvio delle mozioni presentate dalla Lega per edilizia residenziale pubblica da assegnare a famiglie e giovani coppie favorendo l’acquisto, da parte dell’Erap, di appartamenti a Lido Tre Archi e per scongiurare l’istallazione lungo la ferrovia delle barriere antirumore alte metri e metri che deturperebbe irrimediabilmente la costa fermana”.

Lo dichiarano, per la Lega Fermo, il capogruppo Lorenzo Giacobbi ed i colleghi consiglieri Gianluca Tulli e Luciano Romanella che, intorno alla mezzanotte di ieri, hanno visto riporre nel cassetto della burocrazia due mozioni su argomenti sentiti dai fermani.

“La maggioranza Calcinaro ha giustificato con l’ora tarda la sua presa di posizione rimandando il tutto ad un consiglio che dovrebbe tenersi a distanza di mesi. Conosceva bene l’ordine del giorno: perché non ha anticipato di un paio d’ore la convocazione del consiglio oppure non ha proposto di rinviare la prosecuzione della seduta ad altro giorno specifico come previsto nel regolamento?”

Si chiedono quindi i consiglieri della Lega stigmatizzando come sia stato mancato di rispetto ai cittadini per proseguire. “Il sindaco e i suoi erano troppo stanchi per dire un sì che avrebbe avviato un tavolo di lavoro con l’Erap su basi concrete. Non sono forse più stanchi i fermani che affollano le graduatorie per gli alloggi popolari? Che dovrebbero dire albergatori ed operatori commerciali dei quartieri fermani che oggi si affacciano sulla costa e presto potrebbero vedere al posto del mare barriere alte otto metri? Che mentre loro stanno resistendo alla crisi più dura del dopoguerra per la pandemia, la maggioranza Calcinaro non riesce a resistere a due sbadigli?”

Alla luce di quanto accaduto Giacobbi Tulli e Romanella hanno deciso di non mollare la presa e, di concerto con tutte le forze di opposizione, di richiedere formalmente un consiglio comunale per discutere quanto rinviato ieri.

“Basta con un modo di amministrare in cui la democrazia resta troppo spesso sospesa. Occorrono visione e confronto, mentre con la giunta Calcinaro si è chiamati alla pura ratifica – concludono i consiglieri leghisti –. Un’idea sbagliata della politica confermata anche dal fatto che, ad un anno dallo scoppio della pandemia da Covid, l’amministrazione non ha predisposto alcuna misura per consentire lo svolgimento del consiglio in presenza. Lo fanno ormai ovunque in Italia, lo fa il Parlamento, lo fa la Regione, persino le orchestre riescono a suonare con i dovuti presidi, perché Fermo continua a fare eccezione?”


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