di Luca Capponi
Parenti e amici, tantissimi, hanno incrociato le dita per una giornata intera, sperando che la montagna da lui tanto amata lo avesse in qualche modo graziato. Invece il finale è amaro, di quelli che nessuno voleva immaginare. Marco Stortoni, 60 anni, non ce l’ha fatta. Disperso da ieri sul Monte Vettore, è stato ritrovato morto attorno alle 12,30 di oggi, mercoledì 24 febbraio, in fondo ad uno dei canali della zona “Mezzi litri”, a Forca di Presta di Arquata.
Marco con l’inseparabile macchinetta
Era arrivato lì al sorgere del sole per un’escursione, con tanto di macchinetta al seguito. Stortoni, che viveva a Montefalcone Appennino, lungo la Valdaso, era infatti un appassionato di montagna e fotografia, noto per i suggestivi scatti che realizzava in quota.
Il grande dispendio di uomini e mezzi, tra cui quelli del Soccorso Alpino e dei Vigili del Fuoco, a cui va tributato un plauso enorme, non è purtroppo servito.
Troppe infatti le ore trascorse all’aperto, con le temperature proibitive di questo periodo, in una zona che definire impervia è dire poco.
Il dottore del 118 si è calato con i tecnici lungo una parete e, una volta giunto sul luogo della caduta, non ha potuto fare altro che constatare la morte dell’uomo, che è stato poi verricellato e portato via con l’eliambulanza Icaro verso l’obitorio dell’ospedale “Mazzoni” Ascoli.
I soccorsi in azione
A piangerlo è tutta la comunità dei Sibillini. Marco Stortoni, infatti, gestiva insieme al fratello Fausto una pasticceria a Comunanza, dove era amato e apprezzato da tutti. Nella disperazione anche la sorella Roberta e la madre Elena.
Messaggi di cordoglio, soprattutto sul web, stanno arrivando da ogni dove: Marco era una persona cordiale, gentile, discreta e garbata, si faceva subito benvolere. Da dietro il bancone della pasticceria dispensava leccornie accompagnando il tutto sempre con un sorriso.
Un sorriso che, inevitabilmente, da oggi mancherà a tutti.
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