Proposta di legge di iniziativa popolare contro la propaganda di estrema destra: banchetto dei Giovani Democratici

PORTO SANT'ELPIDIO - "Anche con questa iniziativa vogliamo quindi dire basta ai gadget del ventennio esposti in negozi e bancarelle, basta svastiche dipinte sui muri, basta inquinare il dibattito pubblico con negazionismi e revisionismi come anche di recente avvenuto in altre città. Manifestazioni che tendono a divenire delle vere e proprie apologie sul nazifascismo".


” Il nostro circolo organizza un banchetto per la raccolta di firme a favore della proposta di legge di iniziativa popolare  lanciata dal Sindaco di Stazzema contro la propaganda di estrema destra. Saremo in piazza Garibaldi sabato 27 e domenica 28 febbraio dalle 10 alle 12; saranno presenti anche il consigliere comunale Stefano Senesi e l’assessore Luca Piermartiri”. E` l’annuncio di Fabio Rossano segretario dei Giovani Democratici di Porto Sant’Elpidio.

“Intendiamo dare il nostro contributo, anche in considerazione del fatto che ancora oggi, purtroppo, si assiste alla propaganda e diffusione di messaggi inneggianti al fascismo e al nazismo. Anche con questa iniziativa vogliamo quindi dire basta ai gadget del ventennio esposti in negozi e bancarelle, basta svastiche dipinte sui muri, basta inquinare il dibattito pubblico con negazionismi e revisionismi come anche di recente avvenuto in altre città. Manifestazioni che tendono a divenire delle vere e proprie apologie sul nazifascismo. Chiunque propaganda i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco è punito con la reclusione da sei mesi a due anni. La pena è aumentata di un terzo se il fatto è commesso attraverso strumenti telematici o informatici. È la sintesi della proposta di legge che il comitato promotore presieduto dal sindaco di Stazzema Maurizio Verona ha presentato il 20 ottobre 2020 in Cassazione. La Legge di iniziativa popolare contro la propaganda nazi-fascista auspica l’introduzione di specifiche pene per la propaganda di fascismo e nazismo anche attraverso l’uso dei social”

 


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