di Leonardo Nevischi
FERMO – Nel day after dell’inizio del Festival di Sanremo è Simone D’Anna a prendersi le luci della ribalta, illuminando lo spettacolo del “Bruno Recchioni” con una doppietta contro il Cesena.
L’ex Lecco porta a tre i suoi centri da quando indossa la maglia gialloblù e dà seguito sul campo, con una prestazione maiuscola, alle dichiarazioni di pochi giorni fa, quando aveva annunciato: «Sto trovando la condizione migliore e giocando con continuità posso entrare presto in forma» (leggi le sue dichiarazioni). Detto, fatto. Alla continuità concessagli da Cornacchini in campo D’Anna ha risposto con una continuità di prestazioni: terzo gol consecutivo in viale Trento dopo quello di due turni fa con l’Imolese.
E intanto Cornacchini in panchina si gode una Fermana da big che scappa a +9 dalla zona retrocessione e mette nel mirino quella playoff (-4). Ed il merito è tutto suo. Come se non bastassero i 23 punti nelle 13 gare disputate, quest’oggi il Condor ha deciso di non cantare (si è sgolato meno rispetto alle sfide in casa con Sambenedettese ed Imolese, nelle quali aveva ingaggiato dei duelli verbali con Ruben Botta e Pasquale Catalano, ndr) ma di impugnare la bacchetta e dirigere l’orchestra mostrando tutta la sua intelligenza tattica: fenomenale il cambio d’assetto (dal 4-4-2 al 5-3-2 con Neglia mezzala) che ha portato alla svolta proprio nel momento in cui il Cesena di mister Viali si stava facendo minaccioso.
La Fermana ha nettamente dimostrato di non essere solo muscoli e corsa, ma anche astuzia e sacrificio. Ed ora la domanda sorge spontanea: quali limiti si potrà porre questa squadra? Sta di fatto che se si vincono partite così, nonostante le pesanti assenze, sognare non costa nulla.
IL TABELLINO
FERMANA 2 (4-4-2): Ginestra; Mosti (26′ st Rossoni), Scrosta, Bonetto, Sperotto; Neglia (34′ st Cais), Grossi (34′ st Manzi), Urbinati (22′ st Graziano), Mordini; D’Anna (26′ st Grbac), Cognigni. A disposizione: Massolo, Colombo, Kasa, Fabris, Cremona, Palmieri. All. Giovanni Cornacchini
CESENA 1 (4-3-3): Nardi; Longo (28′ st Nanni), Maddaloni (42′ st Ricci), Ciofi (10′ st Di Gennaro), Favale; Capellini (1′ st Zecca), Petermann, Steffé; Russini, Bortolussi, Borello (1′ st Sorrentino). A disposizione: Benedettini, Zappella, Caturano, Collocolo, Nanni, Campagna, Lepri, Fabbri. All. William Viali
RETI: 35′ pt e 47′ pt D’Anna, 32′ st Sorrentino
ARBITRO: Simone Galipò della sezione di Firenze; assistenti Claudio Barone e Giorgio Rinaldi entrambi di Roma 1; quarto ufficiale Samuele Andreano di Prato
NOTE: Ammoniti Favale, Cognini, Mosti, Zecca. Espulso Zecca al 38′ st per somma di gialli. Corner 1 – 4. Recupero +2′ +5′
L’esultanza di D’Anna al gol del raddoppio
LA CRONACA
Nella 28esima giornata del girone B di Serie C, il “Bruno Recchioni” si fa teatro della sfida tra titani tra la miglior difesa casalinga (quella della Fermana, 8 reti subite al pari del Padova) contro la squadra che ha fatto più punti in trasferta (il Cesena, 27 al pari di Padova e Sudtirol) e che vanta il capocannoniere del girone (Mattia Bortolussi, 13 reti).
Mister Giovanni Cornacchini, nonostante le defezioni, non rinuncia al suo consolidato 4-4-2 ed effettua quattro cambi rispetto alla formazione base: fuori Iotti (positivo al coronavirus), Manetta (squalificato), Graziano e Rossoni (turno di riposo visti gli impegni ravvicinati) e spazio rispettivamente al neo arrivato Mosti (sintomo di quanto il tecnico fanese abbia fiducia nei nuovi acquisti: di fatto mesi prima concesse subito spazio anche a Graziano e D’Anna, ndr) ed a Bonetto, Grossi e Sperotto, con quest’ultimo che porta Neglia a spostarsi a destra e Mordini ad avanzare a centrocampo.
Il Cesena di mister Viali, dovendo fare i conti con un calendario che prevede 10 partite nei prossimi 30 giorni, conferma il 4-3-3 ma cambia ben cinque interpreti rispetto al pareggio di pochi giorni fa a Padova: fuori Zappella, Ricci, Collocolo, Di Gennaro, Zecca e dentro Maddaloni, Petermann, Favale, Borello e Capellini.
La Fermana è imbattuta in casa dal 1 Novembre e dopo 3′ dimostra subito di non avere la minima intenzione di abdicare nemmeno oggi: Cognigni sfugge a Maddaloni ed in diagonale abbatte il palo con una bordata di destro che lascia Nardi impietrito. La reazione del Cesena passa per la qualità del suo centrocampo: in fase di possesso i bianconeri passano ad un 3-4-3 con Capellini che alza parecchio il suo raggio d’azione e costringe Mordini ad inseguirlo a tutta fascia, componendo, di fatto, una linea a cinque in difesa. Il primo squillo ospite arriva al 24′ con Borello che tenta la conclusione mancina dalla distanza senza recare danni a Ginestra. Un giro di lancette più tardi Bortolussi sterza e con un gioco di prestigio lascia sul posto Scrosta, ma la conclusione che ne consegue è alta.
Alla mezzora, per porre rimedio alle sovrapposizioni di Longo, Capellini e Borello che creano la superiorità numerica sulla destra mettendo in mezzo Sperotto e Mordini, Cornacchini passa ad un 5-3-2 con Neglia mezzala di sinistra, Grossi in mediana e Urbinati a destra. Davanti il consueto tandem composto da D’Anna e Cognigni a reggere il peso dell’attacco. La mossa si rivela subito vincente, perché al 35′ Grossi recupera la sfera e verticalizza subito proprio per Neglia, il quale dalla sua mattonella preferita punta la porta, alza la testa e disegna calcio per l’inserimento a fari spenti di D’Anna che di testa trafigge la difesa cesenate.
La Fermana prova ad approfittare dello sbandamento del Cesena prima del duplice fischio e il forcing trova i suoi frutti: al 47′ Sperotto scappa sull’out mancino e pennella sul secondo palo per Mosti che al volo trova l’intercetto ospite; l’azione continua ed è Urbinati a provare a ribadire in porta ma anche questo tentativo viene contratto, così a risolvere la mischia arriva ancora D’Anna che con un missile terra area porta la Fermana sul doppio vantaggio.
Nella ripresa, quando tutti si attendevano una scossa da parte di mister Viali ai suoi, sono i gialloblù di Cornacchini ad andare vicino al gol dell’incontro: Mosti sfonda a destra e con un diagonale sfiora il palo lontano. L’atteggiamento non cambia ed è sempre la Fermana a fare il Cesena di turno: al 63′ Mordini su punizione costringe Nardi a volare e togliere la sfera da sotto l’incrocio. Con il risultato al sicuro, o quasi, Cornacchini inizia a pensare al derby di domenica a Fano e gestisce uomini e forze effettuando diversi cambi conservativi: fuori Neglia, D’Anna e Urbinati e dentro Cais, Grbac e Graziano. Il Cesena, però, è vivo e ne approfitta subito riaprendo i giochi con la zuccata in area di Sorrentino.
Nel finale succede di tutto. Prima Zecca (appena entrato) si becca due cartellini gialli in rapida successione: il primo ingenuamente simulando in area nel tentativo di indurre l’arbitro a fischiare un penalty in suo favore ed il secondo un minuto dopo per un fallaccio a centrocampo. Successivamente, con il Cesena completamente sbilanciando alla ricerca del pari, i canarini sprecano un contropiede 3vs2 con Cais che cincischia e non serve Grbac liberissimo. Per finire, non poteva mancare il coupé de theatre: al 93′ Nanni sigla il pari ma l’assistente Rinaldi di Roma vanifica tutto per offside.
Giovanni Cornacchini nell’immediato dopo gara, in sala stampa per l’analisi della sfida pomeridiana che ha visto i suoi canarini conquistare un meritato successo sul Cesena
LE DICHIARAZIONI
di Paolo Gaudenzi
Dalla musica cantata e suonata sul campo dagli interpreti al direttore d’orchestra. Se la Fermana in fase di possesso palla scandisce sontuose melodie, e con gli attacchi altrui replica con un solido muro frutto di un arrangiamento armonico composto dagli incastri tra i reparti, lo si deve come detto a mister Giovanni Cornacchini.
Il dinamismo della squadra e la (legittima) felicità dei calciatori non contagiano però il tecnico canarino, che al posto della gioia, da prassi, preferisce come sempre esternato razionalità e la ponderata analisi.
“Credo cha la vittoria sia meritata – il commendo di Cornacchini -, e giunta al termine di una gara difficile. Abbiamo cambiato assetto e modulo in corso d’opera. Siamo riusciti a prevalere al quotato avversario adattandoci pertanto alle esigenze della gara: il Cesena ha giocatori di qualità, che ci hanno messo in difficoltà. Aggiustandoci diversamente dal solito siamo riusciti perciò a fare nostra la vittoria”.
34 punti, un ottimo bottino di graduatoria, confortante e che spinge d’istinto l’occhio verso l’alto, direzione playoff, rispetto cioè alla prospettiva inversa, vettore paludoso fondo della lista. Ma il mister non dimentica i motivi che l’hanno riportato a Fermo dopo un paio di lustri, quindi ribadisce senza mezzi termini la necessità di mantenere la pacata ma consistente rotta tracciata sotto la sua positiva gestione.
“Stiamo facendo bene, e l’importante è che la squadra lavori sempre in questa maniera. La rosa riceve e metabolizza al meglio quello che chiedo perché composta da ottimi uomini, con valori importanti. Non dobbiamo però sentirci appagati, il campionato è costellato da squadre attrezzate, come il Cesena per l’appunto, e la strada è ancora lunga. Giocare due turni alla settimana è molto duro ed impegnativo – l’ultima sollecitazione – abbiamo quindi fatto roteare tanti effettivi tra risorse da gestire e cartellini da evitare. Certo, il gol ospite nel finale ci ha complicato un po’ il pomeriggio, anche se potevamo chiuderla ad inizio di ripresa”.
Simone D’Anna, con la doppietta del primo pomeriggio ha regalato alla Fermana altri tre preziosissimi punti per l’economia di una stagione che, seppur partita a rilento, in corso d’opera è diventata decisamente da pollice su
Dal protagonista del rinnovato cammino di stagione all’eroe di giornata.
Ci ha abituati a deliziare con tanti singoli la Fermana degli ultimi tempi: se domenica scorsa Paolo Ginestra si è auto-incastonato nella storia con i due rigori parati al Carpi (sei in stagione fino a questo momento), a salire agli onori delle cronache oggi c’è Simone D’Anna, con una doppietta matador dei quotati bianconeri di Romagna.
Elementi, non va dimenticato, che brillano ma ovviamente quali punte dell’iceberg di un collettivo solido, granitico e compatto, al vertice di un sano e convincente lavoro di tanti altri effettivi, a partire naturalmente dai silenti quanto indispensabili gregari.
“Nel primo gol ho tradotto in rete una palla ben messa da Neglia. Superato il primo uomo ho schiacciato la palla a terra per mettere in difficoltà il portiere ed è andata bene – il racconto delle due marcature direttamente dall’autore -. Il secondo non era facile da realizzare, in mischia e di contro balzo, ma noi ci crediamo sempre, fino all’ultimo minuto ed anche questo gol è quindi il frutto del nostro volitivo carattere. Quello maturato è un successo importante, che ci dà punti e morale, stiamo facendo ottime cose, vogliamo proseguire su questa strada”, la conclusione di D’Anna.
Fotogallery
Il saluto iniziale tra Urbinati e Ciofi
L’esultanza di D’Anna al primo gol
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