Fermana ad un passo dalla fuga
salvezza, ma il Fano in inferiorità
numerica riacciuffa il pari

SERIE C - I gialloblù avanti di una rete e di un uomo per oltre 50 minuti vengono ripresi a dieci dal termine con il gol del subentrato Scimia. Continua il tabù trasferte per gli uomini di Cornacchini: una sola vittoria in 14 partite lontano dal Recchioni (nessuna con lui alla guida). Cognigni si vede annullare un gol regolare e poi esce per infortunio

 

di Leonardo Nevischi 

FANO (PU) – «È la dura legge del gol, fai un gran bel gioco però, loro stanno chiusi ma alla prima opportunità, salgon subito e la buttan dentro a noi».

Rimanendo nell’ambito musicale (ieri sera si è chiuso il 71esimo Festival di Sanremo, ndr), Fano – Fermana si potrebbe riassumere proprio così, parafrasando gli 883. Gli uomini di Cornacchini dominano per 80 minuti i granata dell’ex Destro, giocano in superiorità numerica dal 34esimo a causa dell’espulsione diretta di Brero, passano in vantaggio con il solito Neglia, ma sciupano una caterva di occasioni per raddoppiare e alla fine subiscono il pareggio del subentrato Scimia.

Un vero peccato, perché con un successo (che in trasferta manca dal 25 ottobre ad Imola con Antonioli in panchina) i gialloblù avrebbero ipotecato la salvezza.

IL TABELLINO

ALMA JUVENTUS FANO 1 (3-5-2): Viscovo; Cason, Brero, Bruno; Rodio, Marino (1′ st Carpani), Amadio (29′ st Scimia), Gentile, Paolini; Nepi (1′ st Ferrara; 12′ st Flores), Barbuti (29′ st Montero). A disposizione: Santarelli, Meli, Cargnelutti, Sarli, Monti, Martella, Busini. All. Flavio Destro 

FERMANA 1 (4-4-2): Ginestra; Bonetto (1′ st Sperotto), Manetta, Scrosta, Mordini; Rossoni, Graziano (38′ st Grbac), Urbinati, Neglia; D’Anna (33′ st Grossi), Cognigni (28′ pt Cais). A disposizione: Massolo, Manzi, Kasa, Fabris, Boateng, Cremona, Sperotto, Palmieri, Mosti. All. Giovanni Cornacchini

RETI: 1′ st Neglia, 35′ st Scimia

ARBITRO: Federico Fontani della sezione di Siena; assistenti Marco Orlando Ferraioli e Marco Croce di Nocera Inferiore; quarto ufficiale Francesco Carrione di Castellammare di Stabia

NOTE: Ammoniti Bruno, Bonetto. Espulso Brero al 34′ del primo tempo. Corner 0 -1. Recupero +5′ +4′

LA CRONACA

Nel 25esimo derby della storia di scena al “Raffaele Mancini” tra Fano e Fermana, Giovanni Cornacchini e Flavio Destro sfidano rispettivamente il proprio passato con in testa solo l’obiettivo salvezza. Il Condor ritrova Manetta, di ritorno dopo la squalifica, ma deve fare a meno di Iotti, ancora positivo al Coronavirus, e degli infortunati Comotto, Bigica, Demirovic, De Pascalis e Boateng, con quest’ultimo che torna in panchina seppur non ancora abile per essere schierato. Il tecnico fanese doc non ripropone il 5-3-2 che ha rivoluzionato la sfida di mercoledì contro il Cesena, ma conferma il consueto 4-4-2 con Bonetto terzino destro al posto di Mosti, Rossoni preferito a Sperotto a centrocampo, con Neglia che torna sulla sua mattonella preferita, a sinistra, ed il solito tandem composto da D’Anna e Cognigni a reggere il peso dell’attacco.

Nell’altra sponda, Destro ritrova Brero nel cuore della difesa dopo la squalifica e recupera in extremis bomber Barbuti dopo la distorsione alla caviglia che in settimana gli aveva dato noie e gli affida l’attacco in coppia con l’ex di turno Nepi. A completare il 3-5-2 ci sono Rodio e Paolini a tutta fascia, Amadio sulla cerniera di centrocampo e Marino e Gentile ad agire da mezzali.

Al pronti via la Fermana dimostra di non essere ancora sazia dopo la scorpacciata di lusso contro il Cesena e già al 7′ crea il primo pericolo con Mordini, che su punizione vede la barriera saltare e la trae in inganno concludendo rasoterra e colpendo la base del palo. La sfera ritorna all’interno dell’area piccola ma nessun gialloblù riesce a ribadire in rete.

È solo questione di minuti, perché un paio d’istanti dopo la rete viene gonfiata da Cognini, ma questa volta è l’arbitro a fermare il gioco per una presunta posizione di offside dell’attaccante fermano. Rivedendo l’azione, però, il fuorigioco viene smentito dal replay che testimonia la posizione del tutto regolare.

Un Cognigni che in pochi minuti passa dalla gioia alle lacrime non solo per il gol annullato, ma perché al 28esimo, avventandosi su un pallone che sembrava perso, entra in collisione con il portiere Viscovo e ne riporta la peggio infortunandosi. Al suo posto entra Cais.

Alla mezzora l’episodio che potrebbe indirizzare il match verso la sponda gialloblù: Ginestra trova scoperta la difesa locale e con un lungo rinvio con il gps incorporato trova proprio il subentrato Cais, il quale stoppa elegantemente la sfera e si invola indisturbato verso l’area granata. Brero nel tentativo di evitare la rete dello svantaggio abbatte Cais prima che possa concludere in porta e finisce anzitempo sotto la doccia lasciando il Fano in inferiorità numerica. Sulla punizione che ne consegue Nepi mette in angolo salvando Viscovo dalla parabola discendente super insidiosa calciata da Neglia.

La Fermana, già ampiamente padrona del campo, alza ulteriormente il suo baricentro e poco prima del duplice fischio sfiora il vantaggio con Cais, che a porta semivuota in rovesciata manda la palla alta sopra la traversa (Viscovo era uscito a vuoto tentando di respingere con i pugni il traversone di Mordini indirizzato sulla testa di D’Anna, ndr).

Nella ripresa i due tecnici giocano a scacchi. Destro ridisegna la squadra togliendo Marino per dare spazio alla qualità di un Carpani più fresco e sostituisce uno dei due attaccanti inserendo sostanza a centrocampo (fuori Nepi dentro Ferrara). Cornacchini non vuole essere da meno e, intelligentemente, richiama in panchina Bonetto già ammonito per Sperotto. La mossa tattica che ne consegue è l’abbassamento di Rossoni (non più esterno di centrocampo ma terzino destro), con Neglia che torna a destra e Spero che va a collocarsi sulla sua corsia di competenza a sinistra davanti a Mordini.

Lettura perfetta del Condor, perché al primo minuto della ripresa una verticalizzazione di D’Anna innesca proprio Neglia, che sprinta sulla destra, dribbla un difensore e solo davanti a Viscovo deposita in rete il suo nono sigillo stagionale.

La Fermana si galvanizza e un giro di lancette più tardi prova a tagliare le gambe al Fano con un copia e incolla magistrale: il filtrante di SimoneD’Anna mette nuovamente Neglia davanti alla porta, ma questa volta lo scavetto dell’ex bari trova i guantoni di un miracoloso Viscovo che salva il risultato.

I canarini avrebbero comune l’opportunità di raddoppiare anche al 72′ quando sul bolide di Sperotto Viscovo smanaccia alla meno peggio, ma anche qui D’Anna non riesce a ribadire in rete il tap-in. La prima ed unica occasione dei padroni di casa giunge alla mezzora della ripresa: Gentile dai 30 metri fa solamente prendere uno spavento a Ginestra – che sembrava in leggero ritardo sul tiro – concludendo alto.

Passano quattro minuti e, difficile da credere ma vero, alla seconda occasione il Fano riacciuffa il pareggio. Come si diceva in apertura: è la dura legge del gol. La Fermana crea, sciupa e alla fine deve arrendersi al colpo di testa del subentrato Scimia, che salta indisturbato tra Scrosta e Manetta e infila il pallone nell’angolino basso con Ginestra che non può nulla.

Sull’1-1 l’inerzia del match cambia all’improvviso e la differenza numerica sul terreno di gioco viene meno. Nel finale gli uomini di Destro prendono coraggio e tentano addirittura di ribaltare l’esito dell’incontro, ma la Fermana non si scompone e porta a casa un punto che la mantiene a +9 dalla zona retrocessione e a -6 da un lussuosissimo piazzamento playoff.

Mister Giovanni Cornacchini nel dopo gara di Fano

LE DICHIARAZIONI

di Paolo Gaudenzi

 

Dal punto di vista del risultato, continua il mal di trasferta per la Fermana.

Precisazione dovuta perché, analizzando altri ambiti relativi al derby di Fano, l’undici canarino ha comunque mostrato il suo rinnovato e recente profilo fatto di tempra e valori agonistici. La squadra di mister Giovanni Cornacchini ha condotto per lunghi tratti il gioco, imponendosi sui padroni di casa, andando in vantaggio e potendo gestire la superiorità numerica prima, però, del ritorno degli amaranto che, come ben noto dalle parti di Fermo, essendo animati da Flavio Destro non hanno di certo mollato la presa sino all’ultimo nonostante l’uomo in meno, riuscendo pertanto a strappare il pari.

Il calcio è fatto anche di episodi, come quello che ci ha visto subire la rete del pareggio – ha commentato quindi a fine gara mister Giovanni Cornacchini -. Se non si riesce a chiudere la partita bisogna stare sul pezzo fino alla fine. C’è del rammarico, lo ammetto, dispiace perché in fin dei conti penso che meritavamo la vittoria e dispiace ancor di più l’aver perso per infortunio un giocatore fondamentale nell’economia del nostro gioco come Cognigni. Speriamo che non sia nulla di grave e che ritorni in fretta”.

“Certo, con il raddoppio sarebbe stata un’altra gara – l’ulteriore sollecitazione al trainer -. Le partite vanno chiuse quando capitano le occasioni, noi non siamo una squadra che può palleggiare, quindi va capitalizzata la nostra spinta propulsiva. Però, come ripeto, la partita è stata disputata in modo positivo, continueremo a lavorare in questa maniera andando avanti così, perché i ragazzi si stanno comportando molto bene. Sinceramente, quello che ora mi preoccupa di più però è il fatto di aver perso per infortunio un altro giocatore, che va ad aggiungersi alla lunga lista di indisponibili. Per il resto, altrimenti, va bene così: la strada era è resta quella giusta”

Il realizzatore di giornata, Samuele Neglia, giunto a 9 centri stagionali

Nono centro stagionale per bomber Samuele Neglia, lesto quindi a riprendere il fertile cammino dalle parti del portiere avversario con una rete che fa salire la Fermana a quota 35 punti in classfica.

Marcatura commentata nel dopo gara del “Mancini” per come segue, con una prima esternazione palesata cioè senza mezzi termini sul consuntivo numerico di giornata: “Due punti persi. Lo pensiamo un po’ tutti nello spogliatoio – il commento a caldo del polivalente elmento offensivo -. Abbiamo disputato una partita maschia, subendo gol sulla loro unica occasione. Pensiamo però positivo: nel giro di otto giorni abbiamo messo insieme uno dopo l’altro ben cinque punti (pareggio odierno e contro il Carpi domenica scorsa, più il successo infrasettimanale interno ospitando il Cesena, ndr). Il nostro destino sta comunque nelle nostre mani, non pensando ad altri contesti: stiamo facendo bene, il cammino intrapreso è davvero importante e prodeguiremo su questa rotta sino al termine della stagione”.

 

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