Dal risultato del tampone
alle pratiche per il sisma,
la Regione spinge sulla digitalizzazione

MARCHE - Al progetto "DigiPalm" hanno aderito già 187 comuni. Il governatore Francesco Acquaroli: «La connessione deve diventare uno strumento corrente della pubblica amministrazione, delle strutture sanitarie e delle imprese»

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Mirco Carloni e Francesco Acquaroli

Semplificazione dei bandi di contributi, app e sistemi informativi per la gestione delle pratiche sisma, pagamenti elettronici, fascicolo sanitario a portata di click, accesso on line ai risultati dei tamponi, condivisione dei dati dell’emergenza Covid, in tempo reale, dal sito e con aggiornamento giornaliero dal canale Telegram regionale.

E ancora accesso virtuale ai beni culturali di biblioteche e musei, dematerializzazione, conservazione e condivisione di dati e documenti, wi-fi gratuito nelle spiagge e nelle piazze, comunicazione istituzionale multicanalizzata.

Sono queste alcune delle applicazioni del progetto DigiPalm, presentato oggi in Regione dal governatore Francesco Acquaroli e dall’assessore Mirco Carloni.

Il progetto, il cui nome sta per “Digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni locali”, coinvolge già 187 comuni marchigiani e va ad aggiungersi ai circa 630 applicativi software e 65 tra sistemi informativi, innovazioni digitali e progetti condivisi che animano le strategie e le azioni dell’Agenda digitale delle Marche. La volontà della Regione è favorire la trasformazione digitale dei Comuni del territorio per diffondere l’utilizzo dei sistemi nazionali PagoPa, Spid e appIO.

«La Regione Marche ha un’idea precisa di sviluppo digitale e di infrastrutturazione tecnologica per rilanciare il territorio, a partire dalle aree interne più svantaggiate -spiega Acquaroli-. La connessione deve diventare uno strumento corrente della pubblica amministrazione, delle strutture sanitarie e delle imprese. Investiamo sulle tecnologie capaci di offrire servizi aggiuntivi e migliori per portare la nostra regione al passo con i tempi»

ServiziInformatici_CarloniAcquaroli_01-325x171Carloni ha evidenziato come DigiPalm sia «una delle prime realizzazioni della nuova Giunta regionale».

È nato con la collaborazione del precedente Governo nazionale.

«L’ex ministro dell’Innovazione tecnologica Paola Pisano ci ha ascoltato e creduto in un progetto sperimentale di nuovi servizi per la pubblica amministrazione, che determinerà una semplificazione e la digitalizzazione delle certificazioni prima solo cartacee -continua- Carloni-. La gran parte dei Comuni che ha voluto aderire al progetto della Regione, su base volontaria (circa 187), potrà attivare servizi ai cittadini altamente innovativi. Questo è un passo avanti per il sistema dei servizi pubblici marchigiani. I Comuni ci stanno aiutando a rendere funzionale questo nuovo servizio, che è una vera e propria opportunità da cogliere da parete della comunità marchigiana».

Il progetto DigiPalm fa leva sul ruolo di intermediario tecnologico della Regione e sulle dotazioni informatiche esistenti: a partire dai datacenter, dalle piattaforme per i pagamenti elettronici, l’autenticazione dell’identità digitale forte e l’erogazione dei servizi di eGovernment con notifiche applicative.

Sono già 171 i Comuni o Unioni di Comuni aderenti all’accordo: 16 di essi utilizzano la Regione anche come intermediario tecnologico. In aggiunta attraverso “Ioservice”, la nuova piattaforma regionale che converge le notifiche applicative dai sistemi degli enti locali verso l’app IO nazionale è stato realizzato un servizio gratuito di informazione sullo stato di avanzamento delle pratiche di ricostruzione per gli utenti dell’Ufficio speciale ricostruzione (intestatari, proprietari immobili) che si iscrivon


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