Il vice segretario nazionale Unasca Andrea Onori: “La rivoluzione della mobilità elettrica parte anche dalle scuole guida” VIDEO INTERVISTA

SCUOLA GUIDA - Un nuovo approccio alla guida nel quale il ruolo delle autoscuole rappresenta un fattore essenziale nella formazione di quelle che sono le tante novità in materia di sicurezza stradale ma anche per una maggiore conoscenza dei mezzi che si andranno a guidare.

 

 

 

Una progressiva rivoluzione della mobilità così come concepita fino ad oggi alla quale si deve affiancare anche una adeguata formazione e preparazione in materia di sicurezza stradale. Andrea Onori della Scuola Guida CAR di Fermo, vice segretario nazionale Unasca, associazione che raggruppa le scuole guida italiane, ha illustrato, ospite di Radio Fermo Uno, le caratteristiche di un cambiamento, quello della mobilità elettrica,  ormai avviato e che andrà sempre più veloce. “E’ un settore molto importante quello che si sta sviluppando – spiega Andrea Onori – per prima cosa sotto l’aspetto ecosostenibile. Come tutte le cose se lo Stato non ci mette lo zampino è difficile ci sia quello sprono. In questo caso gli incentivi stanno dando un grande stimolo. Grazie ed essi nel 2020 si sono vendute, nel parco veicolare di media categoria, il 20% di  auto con meccanica ibrido elettrica. Il 2021 vedrà dati ancora migliori.

Una tecnologia sicuramente innovativa che da una parte, nella versione ibrida, mantiene ancora un legame con il passato a benzina o gasolio, ma dall’altra, nella versione totalmente elettrica, rappresenta un salto netto verso il futuro del trasporto su gomma. Un nuovo approccio alla guida nel quale il ruolo delle autoscuole rappresenta un fattore essenziale nella formazione di quelle che sono le tante novità in materia di sicurezza stradale ma anche per una maggiore conoscenza dei mezzi che si andranno a guidare.  “Come autoscuola CAR abbiamo inserito nella nostra formazione molti spunti per rendere partecipi a questo cambiamento verso l’elettrico i ragazzi che stanno per ottenere la patente. Non solo.  Sul fronte professionale nelle nostre autoscuole si svolgono anche quei corsi periodici in cui vengono rinnovate le abilitazioni degli autisti, penso ad esempio gli autobus. Anche qui stimoliamo molto il confronto sulle nuove tecnologie che si utilizzano. Da una parte abbiamo la micro mobilità, con il boom dei monopattini, che porta ad un discorso anche di formazione e conoscenza delle regole, alcune delle quali di recente introduzione, per garantire la massima sicurezza stradale. Per quanto riguarda le auto e i motocarri parliamo non solo di ecologia ma anche di risparmi dei consumi. Per coloro che percorrono dai 30 ai 60 chilometri al giorno è possibile muoversi esclusivamente in elettrico senza consumare carburante. La circolazione urbana, con il frenare e il riprendere velocità,  permette di ricaricare il veicolo senza neanche attaccarsi alla spina”.

I nuovi veicoli elettrici introducono anche una serie di tecnologie di sicurezza che vanno a ridurre i pericoli sia per chi si trova nell’auto, partendo dal guidatore, ma anche per i pedoni: “Dal sistema che segnala il superamento involontario della corsia a quello, al momento presente soprattutto sui mezzi pesanti, che segnala all’autista la presenza laterale al mezzo di un ciclista, un monopattino o in pedone. Lo specchietto si illumina in modo che in caso di svolta non si rischia di travolgere chi si trova vicino al mezzo”. Un ruolo centrale dunque, quello delle scuole guida, per un corretto approccio alla rivoluzione elettrica ma anche per una conoscenza costante delle novità del codice della strada.

Anche in questa emergenza pandemica le scuole guida hanno garantito i loro servizi, partendo proprio dalla scuola guida CAR. Da qui la recente lettera scritta da Andrea Onori al presidente della regione Acquaroli:” I nostri lavoratori sono sempre attenti e rispettosi dei protocolli predisposti dai Ministeri competenti necessari a prevenire il contagio – ha sottolineato Onori –  ma costantemente esposti al rischio di contrarre il virus dal momento che restano per lunghi periodi a stretta vicinanza con i discenti. Gli insegnanti ed istruttori sono a contatto con ragazzi alla stessa stregua del personale scolastico per i quali si è provveduto alla vaccinazione. Inoltre alle lezioni di teoria in aula si aggiungono la formazione e l’aggiornamento dei conducenti professionali oltre le lezioni pratiche di guida con l’istruttore e il candidato, presenti obbligatoriamente nello stesso abitacolo del veicolo utilizzato per l’insegnamento. Le chiediamo quindi che anche il personale delle autoscuole marchigiane possa essere inserito nelle liste di priorità vaccinali”.

 

 


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