“Facile usare titoli sensazionalistici per attirare l’attenzione strumentalizzando le parole e tralasciando, intenzionalmente, fondamentali passaggi operati dall’attuale amministrazione, in modo da tacere sulla ottemperanza di quest’ultima alle normative vigenti e sui suoi continui sforzi a sostegno delle categorie più deboli”.
Così si sono espressi i consiglieri di maggioranza Edoardo Candidori, Cristian Falzolgher, Paola Gaggia, Silvia Remoli e Renzo Tramannoni, della Lista ‘Non mi Fermo‘.
“Rispondiamo quindi puntualmente a quanto erroneamente sostenuto dal consigliere di minoranza Renzo Interlenghi, obbligati a ripetere così quanto già chiaramente espresso nel consiglio comunale di ieri pomeriggio durante la dichiarazione di voto:
– Irpef : l’amministrazione Calcinaro nel corso degli anni ha sempre aumentato lo scaglione di esenzioni Irpef portandolo da 7.500 a 9.000€ per venire incontro alle esigenze dei soggetti economicamente più deboli.
Ad oggi un ulteriore aumento di questo scaglione metterebbe a rischio le entrate fiscali derivanti dall’addizionale già consistentemente diminuite (quindi la solidale proposta di Interlenghi è di grande effetto ma , se si vuole essere onesti e concreti, bisognerebbe che andasse a ricontrollare i tristi numeri prima dell’amministrazione Calcinaro quando governava il PD)
– Imu : laddove Interlenghi paventa una sorta di favor nei confronti dei ceti più abbienti , ignora la legge esistente n.160/2019 la quale impone l’Imu prima casa ai proprietari di immobili di lusso. Quindi anche qui, la sua premura e la sua tendenza a recitare la parte del Robin Hood locale, viene smascherata da una normativa nazionale, che un uomo di legge come lui non potrebbe e non dovrebbe ignorare!
– Ed infine, sulla questione “case popolari” concludiamo ribadendo come pubblicamente già fatto in consiglio comunale durante la dichiarazione di voto di ieri pomeriggio: ci siamo espressi favorevoli al punto n.3 in oggetto all’ordine del giorno in totale apertura con un eventuale adeguamento delle leggi vigenti alla Sentenza costituzionale N.44/2020 , la quale nello specifico punta il focus sul vincolo temporale dei “5 anni” e che però si pronuncia a riguardo della sola Regione Lombardia. Posto ciò il Comune di Fermo non solo ottempera alle normative vigenti , ma coerente con la propria “teoria del fare”, nonché per esigenze di celerità e concreta realizzazione, procede nell’iter delle assegnazioni , vista la presenza di nuclei familiari in attesa di legittima attuazione dei propri diritti.
Invitiamo il vicepresidente del consiglio Interlenghi a cercare consensi e visibilità in altri modi, anziché mistificando la realtà e mettendo in cattiva luce la maggioranza a sostegno di Paolo Calcinaro”.
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