“La scuola in presenza è un diritto”, “la scuola si fa a scuola”, “Dad è solo il mio papà”. Sono solo alcuni dei messaggi comparsi ieri notte sul cancello della scuola Borgo Rosselli, in via Pirandello a Porto San Giorgio. Nessuna firma, solo un hastag dal messaggio che più diretto non si può, ovvero #riapritelescuole.
Nessuna firma, si diceva, su quei fogli formato A4, inseriti in buste di plastica e affissi sul cancello della scuola. Ma tutto lascia pensare che a parlare, o meglio a scrivere, siano dei genitori stanchi della Dad, la didattica a distanza disposta per fronteggiare il contagio da Coronavirus nelle scuole. O, perché no, magari anche qualche studente stanco di ‘incontrarsi’ con i compagni di scuola solo tramite uno schermo di computer.
“La Dad non è una scuola”, “Io le regole le ho rispettate…e voi?”, “Dimenticati a distanza” modificando sarcasticamente l’acronimo Dad, e “Vogliamo imparare a scuola” perché “L’istruzione è l’arma più potente per cambiare il mondo” citando Mandela. Queste le ‘risposte’ e le motivazioni addotte da chi ha affisso quei cartelli con l’obiettivo di far stoppare la didattica a distanza e riaprire le scuole.
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