di Sandro Renzi
E’ soddisfatto il sindaco Nicola Loira. Aver trovato l’intesa con i privati per riqualificare il vecchio cinema Excelsior non è stata una passeggiata. Tanti incontri, un investimento milionario da parte della società Cinematografica Excelsior, le prescrizioni della Sovrintendenza ed ovviamente le opere compensative per il Comune, poi il delicato passaggio in maggioranza. Tutto pianificato per partire finalmente con un cantiere attesissimo dalla cittadinanza. Slide alla mano, questa mattina il primo cittadino, che ha seguito passo passo la trattava, ed i rappresentanti della proprietà, hanno svelato il progetto. Una veste tutta nuova per l’edificio, oggi in condizioni di abbandono, che manterrà la sua facciata originale perché vincolata.
L’ex cinema Excelsior
Un accordo storico, insomma, raggiunto nell’ultimo miglio dell’Amministrazione Loira, quello che lo divide dalla scadenza del suo secondo mandato. Accanto al primo cittadino il dirigente dei lavori pubblici, Sauro Censi e l’arch. Roberto Fileni in rappresentanza della proprietà e di Paola Renzi, rappresentante della società.
“Si apre il sipario sul film più atteso degli ultimi trenta anni” ha esordito il sindaco “nessun sangiorgese si è mai abituato a questa ferita in pieno centro neanche dopo la riqualificazione di piazza Matteotti. Personalmente ho lavorato con passione per arrivare a questo obiettivo, uno dei più importanti del mio mandato, e non sopporto più di vedere questo immobile degradato. C’è stato un momento importante nel 2008 quando il sindaco dell’epoca (Agostini ndr) si impossessò del cinema e da lì è partita una causa legale col Comune che ha portato il tribunale a riconoscere la proprietà alla Cinematografica srl. Io mi sono impegnato per ricostruire rapporti e relazioni con lo scopo di rilanciare l’immagine della città che è rappresentata anche da questo cinema”. Un lavoro fatto di passione e coscienza, partendo dalla consapevolezza che l’immobile oltre ad essere vincolato è privato. limitando così l’azione del pubblico. “Un lavoro a tre, Comune, Sovrintendenza e proprietario -ricorda ancora Loira- per fare gli interessi della città che avrà ora uno spazio suo all’interno e che colmerà una lacuna, ovvero la mancanza di aree aggregative, ed una nuova piazza della Marina”. Il privato ovviamente ha ed avrà i suoi interessi da perseguire in questa operazione. “Ringrazio la Sovrintendenza, il nostro dirigente Censi ed i privati che hanno reso possibile raggiungere l’obiettivo”.
Ma cosa prevede in concreto il progetto presentato al Comune? Il primo ad intervenire è l’arch. Sauro Censi che ripercorre l’iter seguito, dalla presa d’atto dello stato di forte degrado dell’edificio fino alla sua messa in sicurezza attraverso ponteggi e reticolati con l’incognita legata “ad un possibile collasso dell’edificio stesso” ricorda Censi. Circa 34 metri lungo, 18 largo, 10 alto, circa 6 mila metri cubi. Queste le misure del cinema che di per sé rendono necessario un investimento milionario. Si parla di 5 milioni di euro per l’esattezza. “Non è stato facile garantire anche gli interessi del privato -chiarisce il dirigente- abbiamo pensato allora di prevedere uno spazio commerciale al piano terra, una sala polifunzionale da 194 posti al primo piano da cui si accederà dalla piazza riqualificata ed un altro piano per residenziali”. A questi però si accederà da altre vie. Dopo alcune proposte ecco arriva la soluzione che non aggiunge volumetria al cinema. “L’idea dell’Amministrazione è stata quella di consentire alla proprietà di sbloccare un lotto denominato Timone 5 inutilizzato su via XX Settembre che verrà trasformato nella destinazione da ricettivo a residenziale (con 1500 mq di edificabile se alberghiero ma se è residenziale sarà 1642 mq)“. Operazione che consentirà di recuperare parte dell’investimento effettuato dal privato sull’Excelsior. “Così abbiamo trovato la soluzione a due problematiche annose”. “Una proposta questa dell’Amministrazione -tiene a precisare Loira- visto che la proprietà stava lavorando solo sul vecchio cinema”. E’ stata poi la volta dell’arch. Fileni. “La parte commerciale avrà un accesso sul lato ovest ovvero in via Mazzini. Abbiamo pensato che concentrare gli ingressi con funzioni così diverse sulla stessa piazza non fosse opportuno”. Gli affacci quindi saranno due. Parte del residenziale finirà anche dietro alla sala polifunzionale. “Ma i problemi e le criticità sono state tante – ha detto Loira- per la sua stessa conformazione”. A disposizione ci sono circa 600 mq per ciascun piano. C’è poi il capitolo legato alle tempistiche. Quando si avrà l’immobile recuperato? “E’ già iniziato il lavoro tecnico ed amministrativo per i procedimenti ma spero di vedere per la fine del mandato il primo escavatore arrivare lì”. Tempi burocratici che non possono essere abbattuti.
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