“Fino ad oggi tutto da soli, ora ci sia collaborazione” lettera aperta al sindaco Taffetani dalla lottizzazione San Giacomo

LA CONTROREPLICA di alcuni residenti nella lottizzazione San Giacomo a Lapedona dopo il botta e risposta nei giorni scorsi con il primo cittadino: "Fin qui i residenti sono stati in grado di cavarsela da soli con sacrifici enormi, per cui è impossibile capire e riconoscere il momento in cui questa amministrazione sia stata di aiuto e di supporto. Confidiamo in una collaborazione fattiva con Lei che rappresenta l’istituzione ed il territorio"

“Sig. Sindaco…non mettiamo polvere sotto il tappeto! Cerchiamo di essere leali e corretti nelle informazioni che diamo! Alcuni abitanti di San Giacomo ritengono che non sia corretto sostenere di avere aspettative per vivere con decenza e dignità, dovrebbe essere un sacro santo diritto”. Inizia così, con queste parole, la lettera di controreplica che alcuni residenti della lottizzazione San Giacomo, indirizzano, dalle pagine di Cronache Fermane, al primo cittadino di Lapedona, Giuseppe Taffetani, dopo il botta e risposta sulla manutenzione dell’urbanizzazione in questione. Alle lamentele dei residenti, infatti, nei giorni scorsi il sindaco aveva riposto dicendo la sua.

“La risposta fornita chiarisce bene la posizione del sindaco: buona parte degli abitanti di San Giacomo rimarrà cittadini di seconda serie. La conferma sta nelle sue righe – scrivono, nella lettera, alcuni cittadini della lottizzazione San Giacomo “parte integrante del Comune di Lapedona” – dove afferma che la situazione descritta da alcuni abitanti della lottizzazione non corrisponde a verità e non solo, si meraviglia con quale superficialità, secondo Lei, ci si preoccupa della manutenzione del verde; in realtà è stato un modo ‘garbato’ per descrivere una discarica a cielo aperto. A smentire la sua opinione sono le foto correlate all’articolo pubblicato, nel quale si richiede più attenzione da parte dell’amministrazione: esse parlano da sole! Alcune voci del posto Le vogliono confidare una cosa: la conosciamo bene questa distinzione tra manutenzione del verde e discarica, mentre la seconda è stata vissuta, la prima sarà l’obiettivo per il futuro…momentaneamente, tra i tanti problemi che ci sono nella lottizzazione, la pulizia e l’igiene sono una delle priorità. Sul fatto che ‘l’Amministrazione si è subito attivata‘, (ciò) crea indignazione nella gran parte della comunità di San Giacomo. Come e quando l’amministrazione si è attivata? Nessuno se ne è mai accorto! Alcuni della lottizzazione, abbracciando questa iniziativa, hanno puntato diritto verso l’obiettivo muovendosi da soli, bonificando la zona, donando una nuova immagine a questo posto. In sette anni di questa amministrazione, di cui Lei fa parte, non è riuscito a muovere un solo sassolino in questa terra. Quando sostiene che l’amministrazione si è subito mossa, si riferisce per caso al sopralluogo avvenuto per constatare la situazione in cui versava la lottizzazione? Quindi si è mosso dal Palazzo alla lottizzazione. Vale la pena ricordare che in quella circostanza aveva promesso un aiuto, soprattutto ai proprietari della terra lì presenti. Da quel dì sono passati altri due anni del suo mandato con la conclusione che abbiamo fatto da soli. Come primo responsabile sanitario, Lei dispone di uno strumento importantissimo da applicare in ogni contesto, sia pubblico che privato: emettere ordinanza per necessità ed urgenza, in base agli art.50-54 del testo unico degli Enti Locali. Effettivamente la partenza è stata fatta, però è stata subito contestata dal legale dei proprietari della terra, in quanto l’ordinanza sarebbe stata ‘viziata’. Comunque l’amministrazione, anziché porre rimedio e procedere con il normale iter, ha preferito non fare nulla. Già. L’iter di una ordinanza ha un seguito: quando questa non viene rispettata, il Comune per dovere se ne fa carico e fa la prosecuzione dei lavori d’ufficio presentando poi il conto a chi di dovere. E’ questo che viene contestato a gran voce: non è stato posto rimedio ad un’ordinanza presumibilmente errata formalmente e successivamente non è stato eseguito l’iter dell’ordinanza venendo così a mancare il requisito di necessità ed urgenza e quindi la mancata inosservanza dell’autorità amministrativa.

Agli occhi della maggior parte dei residenti della lottizzazione, anche negli atti amministrativi non avete agito di buon senso. Perfino la collaborazione è mancata totalmente: si chiedeva almeno una telefonata all’ecocentro per prendere accordi sulla possibilità e la modalità di ritirare i rifiuti ed invece alcune persone della lottizzazione sono state costrette a chiedere attenzione ad altri centri di raccolta, mentre altre a mettere mani al portafogli senza nulla a pretendere. Leggendo il regolamento di appalto che il Comune ha con la ditta designata a questo servizio, al capo IV ‘Altri Servizi’, è scritto l’art.66 che spiega e precisa la rimozione dei rifiuti abbandonati nel territorio…“nell’eventualità dovessero essere rinvenuti sulla strada e aree pubbliche rifiuti abbandonati di qualsiasi natura, l’impresa è tenuta al ritiro e allo smaltimento degli stessi a norma di legge…”. Paradossalmente, in tal caso si poteva agire, se si voleva aiutare la lottizzazione a venir fuori dall’immondizia! C’è da citare anche l’art.73 ‘Gestione del Centro Raccolta’ del capo VI- Centro di raccolta intercomunale; nel punto 5 si stabilisce l’elenco dei rifiuti che il centro è obbligato a ritirare, tra essi ci sono i ‘rifiuti misti inerti da attività di piccole demolizioni da parte di utenti privati‘. E allora perché sono sorti tanti problemi tali da non ritirare neanche un pò di quella sporcizia? Forse una sola volta l’amministrazione ha cercato di ascoltare e dare un aiuto reale: dopo tanto supplicare è stato concesso il lavoro di un operaio comunale per la pulizia delle scarpate. Peccato che questo buon uomo è arrivato dopo tanto tempo dalla richiesta per cui, nel tamponare la necessità ed urgenza del momento, alcuni cittadini si erano già adoperati nella pulizia lasciando all’operaio solo un lavoro di ritocco. E’ doveroso puntualizzare che i tanti solleciti fatti all’amministrazione non potevano essere finalizzati alle opere di urbanizzazione primaria, ma sempre e solo per la bonifica del territorio. Infatti nel 2019 è stata accertata la condizione che solo alla scadenza della convenzione il Comune potrà iniziare i lavori di dette opere. Quindi, da quel momento, gli animi si sono placati e messi nello stato di attesa.

A tal proposito, faccio presente che è stata fatta, da parte di un cittadino della lottizzazione, la richiesta di un incontro vis-a-vis con Lei ed il tecnico comunale per fare chiarezza su tutta la situazione della lottizzazione, convenzione e quanto concerne questo argomento. Spero che almeno tale richiesta venga presa in considerazione in modo serio e concreto nel più breve tempo possibile. Per questa chiacchierata sarà un gradito ospite nella nostra lottizzazione. Infine, per correttezza ed onestà, si intende precisare il discorso dell’energia elettrica. La lottizzazione fino al 2016 è stata allacciata alla corrente di cantiere e successivamente è stato fatto un allaccio sulla rete effettuato dall’Enel, che ha ceduto 3 kw per famiglia. Solo nel 2020, grazie all’intervento di un attento cittadino della lottizzazione e grazie anche al lavoro dello stesso che si è accorto, sono stati risolti problemi burocratici che ostacolavano la realizzazione della cabina Enel necessaria per tutta la zona. Fin qui i residenti sono stati in grado di cavarsela da soli con sacrifici enormi, per cui è impossibile capire e riconoscere il momento in cui questa amministrazione sia stata di aiuto e di supporto. Il lavoro nei prossimi anni sarà tanto, lungo e faticoso, la voce di alcuni della lottizzazione confida in una collaborazione fattiva con Lei che rappresenta l’istituzione ed il territorio. Cordiali saluti”.

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