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San Giorgio, il Covid non ferma l’omaggio al Patrono. Loira: “Di buon auspicio per l’avvenire” (Foto e Video)

PORTO SAN GIORGIO - Alle 17,30 la Santa Messa officiata dall'arcivescovo Pennacchio alla presenza delle più alte cariche istituzionali e militari della provincia. Dalla cattedrale di San Giorgio a piazza Silenzi per la benedizione del mare
Santo Patrono, la benedizione del mare a Porto San Giorgio

L’arcivescovo Pennacchio con il sindaco Loira e don Mario

Sì, c’è il Covid. Il virus non molla. Le mascherine, i distanziamenti, le restrizioni ne sono la testimonianza provata, visibile, tangibile. Ma la pandemia non impedisce, comunque, nel rispetto delle norme anti-contagio, a una comunità come quella sangiorgese, di stringersi diligentemente attorno al suo santo protettore. E a rendere omaggio al Patrono di Porto San Giorgio, oggi pomeriggio, sono arrivate in città anche tutte le più alte cariche istituzionali, ecclesiastiche e militari.

Sì perché alle 17,30, in una cattedrale di San Giorgio, con tutti i posti ‘disponibili’ occupati, e con gli Scout chiamati a una meticolosa vigilanza sugli eventuali ingressi in eccesso, l’arcivescovo di Fermo, monsignor Rocco Pennacchio, ha presieduto la Santa Messa, accompagnato da tutti i parroci sangiorgesi. Presenti, in chiesa, si diceva, tutte le più alte cariche istituzionali e militari, a partire dal sindaco Nicola Loira, dal prefetto Vincenza Filippi, il questore Rosa Romano, il comandante provinciale dell’Arma, Antonio Marinucci, quello della compagnia dei carabinieri di Fermo, Nicola Gismondi, il comandante del Circomare, Simona Gentile, quello della sottosezione della Polizia stradale di Porto San Giorgio, Roberto Testa, della Polizia locale, Giovanni Paris, della stazione locale dei carabinieri, Antonio D’Amato, insieme a rappresentanti della Guardia di Finanza. E ancora, il consigliere regionale Marinangeli, il presidente del Consiglio comunale, Catalini, gli assessori Gramegna, nella doppia veste di delegato assessorile e chitarrista, l’assessore Valerio Vesprini, diversi consiglieri comunali tra cui De Luna, Clementi, Agostini, Bragagnolo, Petrozzi e Vitturini, il presidente della Croce azzurra, Gilberto Beleggia, il coordinatore della Protezione civile, Luciano Pazzi e tutte le associazioni e scuole cittadine, oltre ovviamente a una nutrita rappresentanza della marineria.

Ad officiare la Santa Messa, si diceva, monsignor Pennacchio che celebrando la figura del martire, e citando San Paolo, ha invitato i fedeli a non mollare “la speranza non delude perché nel cuore abbiamo l’amore di Dio”. Impossibile non parlare della pandemia, della difficile prova che accomuna tutti, indistintamente: “Sì, una tribolazione – le parole dell’arcivescovo – ma non affrontiamola in apnea. La tribolazione della pandemia va vissuta in modo proattivo. Ora sembra aprirsi uno squarcio di luce, di speranza. Affrontiamo le difficoltà da cittadini cristiani, degni di questo nome”.

“E’ stato un momento davvero bello quello che abbiamo vissuto oggi. Lentamente abbiamo recuperato un pò di senso di festa. Questa città – il commento, all’uscita dalla celebrazione liturgica, del primo cittadino Nicola Loira – è molto affezionata al suo Patrono. Lo scorso anno abbiamo vissuto un festeggiamento davvero spettrale. Quest’anno abbiamo recuperato il senso della comunità che si lega attorno a San Giorgio. Di buon auspicio per l’avvenire”. Dal sagrato della chiesa, anche quest’anno, come nel 2020, non è partita alcuna processione. E le reliquie del santo, nelle attente mani del parroco di San Giorgio, don Mario Lusek, sono state trasportate, con un mezzo della Croce azzurra, fino a piazza Silenzi dove l’arcivescovo Pennacchio, ha benedetto il mare. E quelle persone presenti, tra filmati col cellulare, momenti di commozione e tutti ad unirsi nell’intonare le note dell’inno a San Giorgio, hanno, sì, riempito l’aria sulla città di uno spirito di comunità che, purtroppo, per quel nemico invisibile che porta il nome del Coronavirus, da troppo tempo mancava. Certo, non è certo arrivato il momento di abbassare la guardia. Ma per dirla con le parole di Loira “che sia di buon auspicio”.

g.f.

Le autorità presenti nella cattedrale di San Giorgio

Da sin. il prefetto Filippi, il questore Romano e il colonnello Marinucci

Don Mario Lusek con a reliquia di San Giorgio. Alla sua destra il presidente della Croce azzurra, Gilberto Beleggia


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