“Voglia di bio e di promuovere il brand Marche. Già 571 le adesioni pervenute”.
È quanto evidenzia il vicepresidente Mirco Carloni (foto), assessore all’agricoltura, commentando l’alto numero di realtà produttive marchigiane che hanno aderito al neonato distretto biologico unico delle Marche, a pochi giorni dalla firma del patto per il biologico con le organizzazioni agricole più rappresentative e la Camera di commercio.
“Un risultato che non ci sorprende perché atteso, in quanto abbiamo sempre creduto nelle potenzialità di questo settore e della necessità di metterlo a rete, superando le frammentazioni, per poter incidere sui mercati nazionale e internazionale”, commenta Carloni.
Quello del distretto biologico “è uno strumento nuovo a cui la nuova giunta regionale ha lavorato subito dal suo insediamento. Abbiamo trovato nelle associazioni aderenti (Agci, Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Confcooperative, Copagri, Legacoop, Uecoop, Unci, ndr) grande attenzione e voglia di essere protagoniste con noi, partendo dalle esperienze consolidate come le filiere biologiche e gli accordi agroambientali di area – ha concluso l’assessore -. Ora, insieme, potremo guardare con più ottimismo al vero obiettivo della Regione e delle associazioni: fare delle Marche il distretto più grande d’Italia e d’Europa”.
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