Un grande progetto, una rivoluzione nella formazione, partendo dalle scuole guida e dagli istruttori. Andrea Onori della scuola guida CAR e vice segretario nazionale Unasca, Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza, ha illustrato, ospite di Radio Fermo Uno, le novità del progetto Pole Position, presentato nei giorni scorsi a Torino dalla casa automobilistica Stellantis.
“Come autoscuole d’Italia è importante interfacciarsi con un grande gruppo dell’automobile – ha spiegato Onori – Stellantis è diventato il primo gruppo automobilistico europeo e con loro è stato avviato il progetto Pole Position con cui formeremo e stimoleremo tutti gli insegnanti d’Italia ad una nuova mobilità. Non solo elettrico, ma anche ibrido. La conoscenza deve passare tramite i formatori che possono trasmettere alle nuove generazioni le tecniche di conduzione dei veicoli elettrici e ibridi ma anche a coloro che hanno già la patente da tempo e si aggiornano all’uso di queste tecnologie”.
Adrea Onori che,insieme ad una quarantina di rappresentanti delle scuole guida italiane, ha preso parte a questo evento per segnare le basi di un futuro sempre più green: “Quello di Torino è stato un momento emozionante. E’ intervenuto anche il Ministro dei Trasporti che ha spiegato quanto la formazione e la consapevolezza della mobilità ecosostenibile rappresenti un passo fondamentale. Chi non ha mai condotto un veicolo ibrido o elettrico deve partire dalla formazione. Nozioni semplici che possono fare la differenza alla guida, dalle spie che segnalano l’esaurimento della batteria e il passaggio al carburante nell’ibrido, fino alle auto elettriche che indicano la colonnina più vicina dove poter effettuare la ricarica”.
Onori sottolinea: “Non è futuro, stiamo parlando di presente. Basti pensare che da due anni a questa parte abbiamo registrato un aumento del 246 per cento di vendita di auto ibride. Il 92% delle pubblicità delle grandi case automobilistiche è oggi su ibrido ed elettrico. Questo è il mercato del futuro e dobbiamo comprendere che non bisogna averne timore. Bisogna rivolgersi a professionisti per apprendere nozioni e regole. Grazie al progetto Pole Position e prima ancora a Nissan, tutti gli insegnanti e istruttori di scuola guida sono pronti a trasmetterle. Questo riguarda anche i conducenti professionali, dagli autobus per il trasporto persone agli autocarri”. Un incremento delle vendite dell’ibrido e dell’elettrico spinto dai grandi risparmi dei consumi (anche l’80%) e anche dagli incentivi statali che, come avviene in ogni importante cambiamento, forniscono consistenti aiuti: ” Quando di parla di costi dell’elettrico inizialmente ci si può impressionare ma non è cosi – aggiunge Onori – basti pensare agli aiuti statali, all’esenzione del bollo (nelle Marche ad esempio per 5 anni), all’ingresso gratuito nelle Ztl e in alcune aree parcheggio e al risparmio di carburante per rendersi conto di una effettiva convenienza. Oggi anche le catene dei supermercati si stanno attrezzando con voucher da regalare ai loro clienti per poter ricaricare i mezzi elettrici mentre di fa la spesa. A questo si aggiunge l ‘aumento delle colonnine di ricarica. C’è una norma che obbliga, nei prossimi 3 anni circa, a posizionare una colonnina per ogni mille abitati. Da qui al 2024 potrebbe esserci uno switch con l’80 per cento del venduto che sarà ibrido o elettrico”.
Un percorso di ecosostenibilità che si affianca a quello della sicurezza stradale con dispositivi che aiutano ad evitare incidenti. “Un nuova norma impone alle auto elettriche di installare un segnale sonoro per una velocità fino a 30 chilometri l’ora per segnalare ai pedoni la presenza. Ed è solo una delle tante novità: dai dispositivi anti collisione ad una guida più fluida e senza vibrazioni. Un passo avanti verso quello che chiamiamo l’obiettivo Vision Zero, ovvero zero morti sulle strade per il 2050 . Tutto quello che si è fatto per la sicurezza fino ad oggi ha portato a un dimezzamento delle vittime rispetto a 20 anni fa”.
Per il futuro delle batterie di questi mezzi Onori ha spiegato: “Ci siamo confrontati si questo tema con esperti di settore ed è emerso che le batterie delle auto elettriche avranno tre vite. La prima appunto nei mezzi, poi come basi per immagazzinare energia per aziende e imprese diminuendo il consumo delle centrali a carbone e la terza vita con il recupero di componenti come il litio che diventeranno sempre più preziosi e potranno essere riutilizzati per creare nuove batterie”.
Andrea Onori conclude: “Come scuola guida Car siamo pronti a fare la nostra parte nella formazione: “Abbiamo sfruttato la pandemia per migliorare le competenze dei nostri insegnanti, abbiamo aggiornato il parco auto con veicoli elettrici e ibridi per le lezioni. Abbiamo un ciclomotore totalmente elettrico che facciamo utilizzare. Stiamo già lavorando per contribuire a questa nuova cultura della mobilità eco compatibile”.
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