Blitz dei carabinieri, in casa trovano una pistola rubata e uno ‘storditore’: arrestato un uomo

MONTE URANO - Oggi il magistrato ha disposto che il condannato sconti la pena comminata, presso la propria abitazione, in regime di detenzione domiciliare

Controlli a tappeto a Monte Urano da parte dei carabinieri. E i risultati non si fanno attendere: un pregiudicato tratto in arresto per detenzione illegale di arma comune da sparo e ricettazione. Recuperati una pistola semiautomatica provento di furto, ed uno storditore elettrico.

In relazione agli ultimi episodi avvenuti a Monte Urano, mentre proseguono serrate le indagini a tutto campo finalizzate sia all’individuazione degli autori di alcuni furti di auto, sia dell’autore del violento tentativo di rapina commesso il 17 maggio a danno del titolare del bar Delfino, i carabinieri della compagnia di Fermo, guidati dal tenente colonnello Nicola Gismondi, hanno dato uno giro di vite ai controlli, rafforzandoli e concentrandoli soprattutto sul conto di alcuni personaggi già noti alle cronache giudiziarie. E i risultati, come si sperava, non si sono fatti attendere.
Nella notte a cavallo tra il 23 ed il 24 maggio, infatti, i carabinieri di Monte Urano, coordinati dal luogotenente Antonio Garagiuli, in collaborazione con gli uomini della sezione Radiomobile di Fermo, agli ordini del maresciallo maggiore Paolo DeAngelis, e della stazione di Montegranaro, capeggiati dal luogotenente Giancarlo Di Risio, hanno eseguito una perquisizione nell’abitazione di un uomo di circa 40 anni originario del sud Italia, e residente a Monte Urano, per la ricerca di armi.

“La perquisizione, che non ha alcuna relazione diretta con le indagini per il tentativo di rapina al bar Delfino, è risultata fruttuosa perchè – spiegano dalla compagnia dell’Arma di Fermo – ha consentito di rinvenire nella disponibilità dell’uomo, una pistola semiautomatica calibro 32 priva di cartucce, e uno storditore elettrico.
I successivi accertamenti hanno permesso di stabilire che la pistola, illegalmente detenuta, era di provenienza furtiva poichè asportata presso un’abitazione nella provincia di Macerata, lo scorso mese di novembre. La pistola e lo storditore elettrico sono stati immediatamente sottoposti a sequestro e posti a disposizione dell’autorità giudiziaria fermana, anche per stabilire se potessero essere stati utilizzati in qualche azione illecita. L’uomo perquisito, già gravato da diversi precedenti di polizia di vario genere – continuano i carabinieri – è stato immediatamente tratto in arresto e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, in attesa del giudizio di convalida.
Nella mattinata di oggi, all’esito dell’udienza presso il tribunale di Fermo, su richiesta della locale procura della repubblica, il gip ha convalidato l’arresto condividendo pienamente l’esito degli accertamenti svolti dagli uomini dell’Arma, procedendo poi al giudizio con rito abbreviato. Al termine dell’udienza, l’indagato è stato dal giudice ritenuto responsabile del reato di detenzione illegale di arma comune da sparo, di ricettazione della pistola provento di furto, e di detenzione di arma propria, per il possesso dello storditore elettrico risultato perfettamente funzionante, con l’irrogazione di una condanna alla pena della reclusione di due anni. Contestualmente, il magistrato ha disposto che il condannato sconti la pena comminata, presso la propria abitazione, in regime di detenzione domiciliare. Naturalmente le attività di contrasto ad ogni forma di illegalità, anche sul territorio di Monte Urano, proseguiranno da parte dei carabinieri di Fermo”.

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