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In bici dal mare ai monti sulle orme del trenino: via libera al primo tratto della ciclovia

PROGETTO - La giunta Loira approva il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la nuova ciclovia Adriatica. Subito operativo il finanziamento di 300mila euro della Regione per "pagare" il primo stralcio dell'opera. Il tracciato seguirà quello della vecchia ferrovia.

di Sandro Renzi

Il via libera al primo stralcio della ciclovia turistica Ete Vivo è arrivato qualche giorno fa anche dalla giunta Loira che ha approvato il progetto licenziato dall’ufficio tecnico del Comune di Fermo. L’opera, infatti, potrà contare su 300mila euro stanziati dalla Regione Marche e necessari a partire con il primo tratto della ciclabile che, stando alle carte, dovrebbe costare complessivamente circa 3.400.000 euro. Da Porto San Giorgio, passando per Fermo, fino all’area pedemontana seguendo il tracciato della vecchia ferrovia. Da diversi anni, sia a livello europeo che nazionale, si lavora per ridurre il traffico tradizionale e migliorare la qualità dell’aria, anche e soprattutto attraverso interventi che favoriscono la mobilità ciclistica e l’uso della bicicletta.

Dal canto suo la Regione Marche si è impegnata nella realizzazione di una
rete ciclabile regionale, caratterizzata da un sistema di ciclovie costituito da un asse costiero (nord-sud), che percorre la fascia adriatica e si connette con le sue direttrici trasversali (est-ovest) disposte lungo le principali vallate fluviali. L’obiettivo è la valorizzazione culturale e turistica di territori che possono essere così raggiunti anche in sella ad una bicicletta. Non sono mancate tuttavia delle criticità. Il percorso originariamente previsti lungo la vallata dell’Ete Vivo presenza diversi problemi di natura tecnica. Primo fra tutti la larghezza “ridotta” per ospitare una ciclabile. Nella relazione che accompagna la delibera si fa riferimento alle numerose infrastrutture già presenti nel territorio comunale di Porto San Giorgio (A14, casello, ferrovia, statale Adriatica), che metterebbero a rischio la sicurezza del ciclista. A meno che non realizzino nuovi attraversamenti molto costosi. Lasciano il tratto costiero, un’altra criticità è legata all’andamento irregolare dell’area su cui dovrebbe sorgere la pista, a ridosso del torrente, già oggetto di erosione a seguito delle alluvioni del 2011 e del 2013. Anche in questo caso una soluzione, ugualmente onerosa, sarebbe quella di occupare aree private per discostarsi dall’argine. Spostandoci ancora verso la montagna i tecnici hanno rimarcato un’altra problematica: la vicinanza della strada provinciale Val D’Ete  all’alveo fluviale.. “Ciò determinerebbe la realizzazione di una pista ciclabile sicura totalmente sul fronte nord che occuperebbe aree private” e quindi anche in questo caso costi elevati. “Nei tratti relativi ai Comune di Montottone, Monsampietro Morico e Monteleone di Fermo il fiume ritorna ad avere un andamento irregolare; avvicinandosi alla sua sorgente risulta essere ad una quota molto inferiore rispetto al piano stradale con tratti in erosione che comporterebbero una pista ciclabile poco sicura e non realizzabile vista la scarsa disponibilità di aree laterali all’alveo fluviale” ed ecco un’altra difficoltà a cui fare fronte.

Partendo da queste premesse sono stati esaminati tracciati alternativi. La scelta delle Amministrazioni comunali di Fermo e Porto San Giorgio è stata quella di percorrere il tracciato della ex ferrovia Adriatico Appennino quale tratto di elevata valenza ambientale, storico e culturale.  Arrivati all’abitato del Comune di Fermo, passando per il quartiere Santa Vittoria di Porto San Giorgio, si seguirà il tracciato dell’ex ferrovia per arrivare sulla valle del Tenna.  “Si avrà una ciclabile in sede propria, interamente sul tracciato dell’ex ferrovia con dolci pendenze. Pertanto il tracciato finale risulta essere un valido collegamento tra la vallata del fiume Ete Vivo e quello del Tenna: nel primo tratto (versante est) il tracciato proposto sarà il vero collegamento ciclabile delle due vallate il cui arrivo coinciderà con il punto di arrivo del primo stralcio della progettazione della Regione Marche della ciclovia del Tenna (località Campiglione); mentre nel versante ovest tale collegamento risulta essere naturale vista la morfologia dei fiumi che risultano tra loro poco distanti e raggiungibili entrambi dai comuni limitrofi” si legge nella delibera.

 


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