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Recovery fund, il Pd marchigiano: “Respinta la nostra proposta per un apposito consiglio straordinario aperto”

REGIONE - Dura presa di posizione da parte del gruppo Dem nell'assise anconetana: "Gesto sconcertante e poco democratico nel merito della programmazione delle risorse europee"

 

Il gruppo Pd in Consiglio regionale

“Il basso profilo politico viaggia sempre insieme alla scarsa sensibilità democratica”.

“Oggi ne abbiamo avuto dimostrazione, ancora una volta, quando durante la conferenza dei capigruppo regionali, la maggioranza di Acquaroli ha respinto in maniera compatta la richiesta di convocare una seduta del consiglio regionale straordinaria e aperta dedicata ai temi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

Così il gruppo assembleare del Partito Democratico sul rifiuto opposto dalla maggioranza alla convocazione di un consiglio regionale straordinario e aperto sui contenuti del piano sopra citato.

“Un deficit democratico che dimostra soprattutto il drammatico pressapochismo dell’amministrazione regionale, che si è limitata a trasmettere al governo una lenzuolata di proposte disorganiche, prive di strategia e senza una comune visione. Così, purtroppo, una questione centrale e fondamentale per il futuro delle Marche, di fatto non potrà essere oggetto di confronto non solo tra maggioranza e opposizione, ma neppure tra la Regione Marche e il territorio con le sue imprese, le sue organizzazioni sindacali, le sue associazioni”, hanno proseguito.

“Tutto ciò è sconcertante – spiegano i dem – soprattutto se si considera la rilevanza che all’interno di quella pianificazione avrà il ripensamento del modello sanitario, che è una delle competenze fondamentali della Regione. Stiamo infatti parlando di come saranno distribuiti ben 20,2 miliardi di euro da spendere tra il 2021 e il 2026, prevalentemente destinate a investimenti su strutture, tecnologie e digitalizzazione. L’obiettivo della nostra richiesta, dunque, era creare coinvolgimento e partecipazione per uno sforzo comune e unitario volto ad allineare la programmazione e l’organizzazione alle indicazioni che emergono dal Pnrr”.


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