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Il centrosinistra presenta lo studio: “Mente cuore e anima: ecco le nostre proposte sul lavoro”

FERMO - Presentato il documento programmatico della coalizione Fermo Futura:"Recuperare la centralità del lavoro, la politica locale non può abdicare, rischiamo uno tsunami con lo sblocco dei licenziamenti"

di Pierpaolo Pierleoni

Un documento programmatico incentrato sulle politiche del lavoro. Lo ha presentato stamattina il centrosinistra fermano, con tutti i rappresentati della coalizione FermoFutura. Una serie di proposte che, come evidenzia il segretario Dem Alessandro Iagatti in apertura, “vogliono elaborare soluzioni concrete. E’ un documento in divenire, per fornire risposte ad una crisi scatenata dalla pandemia, a cui si aggiungono criticità pregresse del nostro sistema produttivo. Con lo sblocco dei licenziamenti rischiamo uno tsunami. Presenteremo questo documento al Tavolo provinciale del lavoro e nel territorio in una serie di incontri”.

Tocca a Iacopo Ciarrocchi della segreteria del Pd fermano illustrare le linee guida del documento. “Il segretario Iagatti mi ha dato mandato di costituire una commissione insieme a tutta la coalizione di Fermo Futura – spiega – Abbiamo iniziato a lavorarci da febbraio. In questi mesi mi è capitato di cercare opportunità di lavoro per un amico, ho rivissuto le difficoltà di quando ero disoccupato, è stato avvilente non poterlo aiutare. Con questa consapevolezza ho iniziato il lavoro, teso ad elaborare azioni concrete per i giovani e per chiunque abbia bisogno di occupazione. E’ un documento di tre parti che mi piace chiamare corpo, mente ed anima. Il corpo è fatto di infrastrutture, internazionalizzazione, supporto agli enti. La mente significa concentrarsi ad esempio sulla formazione, affinché sia efficace e rispondente alle esigenze del mercato del lavoro. Il cuore è ciò che deve fare la sinistra, ricucire con il mondo del lavoro, sviluppare un concetto di imprenditoria sociale”.

Diciassette pagine di progetto dentro le quali c’è il contributo di tutta una coalizione che vuole, come evidenziano il segretario dei Giovani democratici, Mattia Santarelli, e Francesco Marinozzi della lista Agire locale, “tornare punto di riferimento per i lavoratori. La politica locale troppo spesso abdica dai temi occupazionali, invece c’è bisogno che l’ente più prossimo al cittadino se ne faccia carico. Certo, il Comune non può disporre delle risorse necessarie, ma deve elaborare una base programmatica per fissare l’agire futuro. Sulla formazione, ad esempio, siamo d’accordo con la proposta di legge di una deputatapiemontese che vuole innalzare il salario minimo per l’apprendistato e velocizzare le procedure burocratiche”.

Alessandro Del Monte, di Articolo 1, auspica “un confronto con tutte le forze progressiste ed il Movimento 5 stelle. La pandemia ha esacerbato le fragilità del nostro tessuto economico, parcellizzato, poco propenso all’innovazione, con insufficienti investimenti d’impresa ed incapacità di fare squadra. Dobbiamo occuparci di banda larga, digitalizzazione, superare modelli urbanizzazione disarmonica, infrastrutture. Va invertita la tendenza alla precarizzazione del lavoro. Massimo sostegno alle imprese, ma che non giochino al ribasso su compressione dei salari e sicurezza sul lavoro”.

La chiusura al leader della coalizione, Renzo Interlenghi, che apre ricordando “Fabio Montanini, perchè questi erano i suoi argomenti, qui si sentivano le sue competenze. Questo lavoro è frutto del programma avviato l’anno scorso.  C’è uno sforzo di intelligenza dietro queste righe che danno un quadro generale della situazione ma possono servire a dare risposte”. Interlenghi attacca poi l’amministrazione Calcinaro. “Qui si dà tanta importanza alla facciata e poco alla sostanza. Il rilancio di Campiglione è diventato la stella polare dell’Amministrazione comunale. L’altra sera ho ascoltato con attenzione la lucida analisi del dottor Marcattili di Nomisma, a cui il Comune ha affidato lo studio urbanistico su Campiglione. Ha detto che occorre compattezza della politica a tutti i livelli, mentre Fermo è politicamente isolata, non riesce a trovare unità di intenti neanche con gli altri Comuni della Provincia. Si parla tanto di infrastrutture collegate al nuovo ospedale, ma siamo indietro di un decennio. Si sta dando ai cittadini una parvenza di partecipazione, ma manca la reale capacità di incidere nelle scelte decisive. Presto costituiremo la giunta ombra, ognuno avrà i suoi ruoli ed elaboreremo le nostre proposte in tutti i settori”.


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