“Se la Politica locale non migliora noi siamo già pronti con una lista civica o con un’intera coalizione a fare la nostra parte per il bene del Paese.” Rompe il silenzio l’ex assessore all’ambiente Gianluca Marcotulli del primo mandato del sindaco Terrenzi.
Sono passati nove anni dal 2012, anno in cui la coalizione con Terrenzi sindaco vinse al ballottaggio le elezioni a Sant’Elpidio a Mare.
“Abbiamo tutti coronato un sogno. Ricordo il giorno che abbiamo vinto, che per alcuni però – rimarca Marcotulli – è rimasto tale, nonostante il risultato positivo portato, tenuto conto il repentino trasformismo fatto nella coalizione vincente per cause a tutti note. Mi sembra ieri. Per un comportamento che non reputo corretto e per i soliti giochi di palazzo e poltrone fui defenestrato a soli 7 mesi nonostante fossi stato eletto dal popolo di Sant’Elpidio a Mare. Leggo in questi giorni diversi giochetti di coalizione e sinceramente non li tollero perché i cittadini di Sant’Elpidio a Mare non meritano questo.
Pensavo che gli altri che hanno preso il mio posto avrebbero fatto meglio ciò che avrei voluto e dovuto fare io e che non ho potuto fare, e nel frattempo per una promessa fatta a mio padre mi sono dedicato a famiglia e lavoro, senza fare ciò che tutti avrebbero fatto al posto mio; invece i fatti e le notizie di queste settimane dimostrano che la politica elpidiense sta peggio di come l’ho lasciata.
Nel 2012 avevamo nel territorio diverse figure di livello – aggiunge Marcotulli – di spessore politico e personale che ricoprivano incarichi a livello nazionale, regionale e provinciale”.
“Oggi, dopo nove anni, queste figure si sono quasi tutte impoverite dal punto di vista politico, chi ricopre incarichi minori, chi è all’opposizione, chi non ricopre più nessun incarico a discapito dei cittadini elpidiensi. Inoltre la regione per la prima volta è passata come ben sappiamo alla destra, segno di un malcontento generale fin da troppo tempo. Tutto questo è causa di molti personalismi locali e nazionali e della politica in generale che non funziona. In parte il problema sta nel Pd che in questi anni ha pensato solo come partito e poco come coalizione ‘eliminando’ politicamente spesso gli alleati e le persone ‘ingombranti’, non pensando che potevano invece essere delle risorse preziose da utilizzare al posto giusto, che potevano solo portare valore aggiunto. Vedo un territorio sempre più impoverito ed abbandonato a se stesso. Vedo le aziende e le famiglie in grande difficoltà, vedo il lavoro valere sempre meno, vedo mancanza di prospettive e di inclusione. Divisioni e personalismi si sono fatti avanti pensando che ognuno si potesse salvare da solo. Molte persone – dichiara l’ex assessore – mi chiedono di tornare ad impegnarmi per il bene del paese, ci sono ragazzi entusiasti che vogliono dare il loro contributo, volontari di associazioni pronti a metterci la faccia, mariti e mogli, lavoratori che non vogliono più restare con le mani in mano a subire una politica poco attenta alle esigenze di chi lavora e vive nel territorio locale. Poi ci sono i professionisti e gli imprenditori. Nei loro occhi, negli occhi di chi mi chiede impegno, vedo l’entusiasmo di quando ero adolescente e più giovane di oggi, e questo mi fa ben sperare che ancora una possibilità ce la potremmo avere. La dobbiamo coltivare, la dobbiamo cogliere. Se la politica non migliora per il bene di tutti, noi abbiamo il dovere di fare la nostra parte. Non è nel nostro carattere essere tra chi critica il prossimo e non fa mai nulla, siamo persone che si sono rimboccate sempre le maniche, e di certo lo faremmo ancora. Stiamo con fatica uscendo da una pandemia senza precedenti, che ci ha colti sprovvisti, abbiamo un Paese che vuole ripartire, i cittadini che vogliono un posto migliore dove vivere e lavorare, vogliono risposte concrete e noi abbiamo il dovere di farlo. Noi non li possiamo deludere, e non possiamo ascoltare coloro che ci vogliono deludere, dobbiamo guardare avanti e se dobbiamo fare la nostra parte noi la faremo fino in fondo, sempre.”
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