di Sandro Renzi
Mauro Pallotta, romano doc, in arte MauPal, è senza dubbio uno degli street artist più conosciuti ed affermati in Italia ed in Europa. Vederlo all’opera a Porto San Giorgio, nella galleria Monocromo Contemporary Art di Danilo De’ Cocci, mentre dà forma ad un nuovo allestimento è un privilegio ed una esperienza unica. Sia perché si partecipa visivamente a qualcosa che prende forma di ora in ora, alla materializzazione di un’idea, di una visione, sia perché risulta quanto mai interessante la proposta di De’ Cocci, che ha fatto della sua passione anche una professione, di portare l’arte nei piccoli centri e fare in modo che vi resti stabilmente tutto l’anno. In particolare quella contemporanea. “L’arte deve essere qualcosa di presente e costante in una città – dice Danilo De’ Cocci – penso ai tanti connubi che si possono fare con essa, dal turismo alla enogastronomia, dalla moda al teatro. Le Amministrazioni comunali dovrebbero essere sensibilizzate rispetto a questi temi e possibilità“.
L’arte quindi come spinta propulsiva di una comunità, non relegata o destinata a pochi, ma aperta ed a disposizione di tutti. Come le opere di MauPal, alcune, come i murales, ancora impresse sui muri della capitale, specchio indelebile della realtà che l’artista reinterpreta senza mai distogliere l’occhio dai particolari, dalle contraddizioni di una società complessa.
A Porto San Giorgio, grazie alla collaborazione ventennale con De’ Cocci, ieri MauPal ha voluto dare vita con un live show, alla prima tappa del suo “Vocabolario MauPal” (le origini), che nasce nel cuore di Roma, in uno dei tanti bar di Borgo Pio, in cui più categorie di persone si incontrano per prendere un caffè. Tante identità che si mischiano per dare vita ad una “collettiva di soggetti unici” in cui ciascuno può riconoscersi. Di più. “Ogni volto raffigurato viene presentato come un viso svuotato” e ciascuno di noi può in realtà sentirsi rappresentato da più categorie non solo professionali. MauPal sta realizzando ben 300 tessere di un mosaico che comporranno una unica installazione destinata a raffigurare, attraverso quasi dei fermi immagine, categorie, difetti, vizi, professioni, cliché, stereotipi della nostra comunità (dal feticista al comunista, dal fascista al giornalista, dalla modella al ragioniere per citarne alcuni).
Prende le tele, gli dà vita attraverso un decalogo di costumi sociali. In realtà la street art non è neanche il luogo in cui MauPal ha mosso i primi passi. “Ho iniziato in galleria a lavorare – racconta – poi ho realizzato murales ma continuo la mia attività anche nella gallerie”. Nel 2016 la rivista newyorkese Artnet ha inserito l’artista romano nella classifica del trenta street artist più influenti al mondo. Il suo indimenticabile Super Pope o le suore in monopattino, l’immagine dell’ex premier Conte appeso a due anelli come l’atleta Chechi, raccontano una Italia ed una realtà ricca di contraddizioni e “assuefazioni”. Chissà che MauPal non lasci anche a Porto San Giorgio un ricordo della sua permanenza attraverso uno dei suoi formidabili murales?!
Le opere di MauPal sono esposte alla Monocromo Contemporary Art in Piazza della Marina 4, a Porto San Giorgio.
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