di Elvezio Serena
Ho appreso dalla stampa, con vivo piacere, che è terminato l’intervento di recupero del Bastione di viale della Carriera programmato dall’Amministrazione fermana guidata dal Sindaco Paolo Calcinaro. La possibilità di fruizione del bastione dal meraviglioso giardino della Facoltà di Ingegneria, che tempo fa qualcuno voleva addirittura utilizzare come parcheggio, è un ulteriore piccolo ma significativo tassello per rendere la nostra città più accogliente, anche per gli studenti universitari.
Il mio primo incarico come insegnante, nel 1992, è stato proprio all’Istituto Tecnico per Geometri di via Brunforte (allora autonomo), dove ho trascorso anni stupendi, fino al 2001.
Una scuola in cui apprezzavamo il silenzio, la spaziosità e luminosità delle aule, il giardino interno utilizzato giornalmente come spazio ricreativo, ma anche per pranzi a inizio e fine anno scolastico. Il percorso è ancora molto lungo per riprendere la qualifica di “Città degli Studi”, acquisito sul campo quando al Montani c’erano migliaia di studenti provenienti da tutte le parti d’Italia.
Mi complimento, in particolare, con l’assessore ai lavori pubblici Ingrid Luciani, che con competenza sta portando avanti il recupero di un importante patrimonio della città, da troppo tempo trascurato e abbandonato. Ne sono prova gli interventi effettuati nei tratti di via Crollalanza, davanti al circolo Tennis, di San Giuliano e altri.
Ma l’opera di valorizzazione deve prevedere la “ripulitura” di tutte le mura, che vanno liberate da Cartelli pubblicitari, Segnaletica stradale, Tettoie, Contenitori per rifiuti, Colonnine Enel, Pali dell’ex filovia, ecc.. Il decoro è il primo passo verso la tutela, il recupero e la fruizione di un bene culturale: il comune deve dare il buon esempio, anche verso i privati, visto che si è dotato del cosiddetto RAU (Regolamento Arredo Urbano).
Solo così l’investimento pubblico può avere un significato, e forse potranno essere realizzati camminamenti, anche a piccoli tratti, per passeggiate e visite guidate in sicurezza che residenti e turisti gradiranno sicuramente. La città, con un progetto globale di illuminazione che comprenda l’intera cinta muraria, torrioni e bastioni compresi, potrà diventare sempre più attrattiva, anche di notte.
Le mura e le antiche porte di accesso al centro storico dovrebbero essere segnalate, in modo che i turisti possano apprezzarle e riescano ad orientarsi meglio. Durante le mie passeggiate incontro spesso forestieri che parcheggiano lungo le mura e non trovano facilmente riferimenti per raggiungere piazza del Popolo o anche il Girfalco.
Nel gennaio 2015 ho diffuso un articolo (allegato) in cui segnalavo la necessità di intervenire sulle mura di Fermo, con proposte di valorizzazione, dal quale è scaturito poi il Convegno di presentazione della Tesi di Laurea di Annie Fabbioni nel dicembre dello stesso anno.
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