di Giorgio Fedeli
Prima il fuoco, con altri cassonetti dati alle fiamme, poi l’aggressione. Sono state ore di tensione quelle vissute ieri a Lido Tre Archi. Tutto è partito ieri mattina quando alcuni cassonetti dell’immondizia sono stati dati alle fiamme. Un episodio che riaccende i riflettori su episodi inquietanti nel rione costiero di Fermo. E che inevitabilmente riportano alla mente, con una memoria che certo non deve andare indietro di molto, i bidoni dell’immondizia dati alle fiamme il 26 agosto scorso con un soggetto, però, subito identificato, denunciato ed espulso dalla Polizia. Ma a causa della mancanza di posti nei Cpr, allo stranieri è stato notificato un decreto d’espulsione del Prefetto e il Questore gli ha ordinato di lasciare l’Italia.
Incendio domato, cassonetti spenti. E tutto riportato alla normalità, se così si può dire, a Lido Tre Archi. Ma giusto per poche ore. Sì perché nel pomeriggio un uomo è stato aggredito in piena via Aldo Moro, strada centrale del quartiere. Che fosse lo stesso che ha appiccato le fiamme ai cassonetti, il 26 agosto e ieri? Che l’incendio e l’aggressione siano due episodi correlati? Elementi al vaglio della Polizia di Stato, intervenuta con una Volante sul posto. La Questura sta ricostruendo l’accaduto a partire dalle fiamme, dalla mano incendiaria e dalla successiva aggressione. L’uomo picchiato, soccorso dai sanitari della Croce verde, non ha comunque riportato gravi conseguenze ed ha rifiutato il trasporto in Ospedale.
Dà fuoco a un cassonetto, clandestino espulso e denunciato dalla Polizia
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