di Serena Murri
Il Giro d’Italia solidale è arrivato a Porto San Giorgio. L’iniziativa, presentata questa mattina alla Lega Navale, si svolge oggi pomeriggio, protagonista lo sport per tutti. Tre le discipline: nuoto, bici e corsa. Si tratta della tappa di un tour partito da Torino il 27 luglio, 50 tappe in tutta Italia, con la pedalata su strada di una ragazza cardiopatica, Sara. Quello che si può chiamare Triathlon solidale, unisce sportivi insieme a disabili, in un doping emotivo che motiva il diversamente abile a competere e lo sportivo a partecipare. Fra chi affianca i disabili, c’era Mauro Cennerazzo atleta guida e volontario dell’Associazione Più Sport Più Emozioni. Oggi, dalle 15 si è svolta la gara di nuoto alla Lega Navale, durante la quale un atleta ha trainato una canotto con a bordo un disabile, alle 16 il percorso in bici con ausili speciali, alle 17 la corsa in carrozzina da maratona e alinker (bici senza pedali per chi ha difficoltà a deambulare). A Porto San Giorgio hanno partecipato 10 disabili. La regola per tutti i partecipanti è: «parti da dove sei, usa ciò che hai, fai quello che puoi».
All’origine dell’iniziativa c’è stato l’incontro tra un medico e Roberto Ripani, malato di parkinson: «Non tutto il male vien per nuocere, ho il parkinson ma su consiglio medico faccio attività sportiva a livello agonistico amatoriale. Il mio motto è “tremo ma non temo”. Parlando con il mio medico, Pietro Petruzzi, mi è piaciuta l’idea del giro solidale e ho deciso di appoggiare questa iniziativa».
Fautrice del progetto è Sara Rubatto e l’Associazione Più sport più emozioni: «Con lo sport vogliamo unire il mondo della normalità con la disabilità che è negli occhi di chi vuole vederla. Dipende dalla società definire il mondo dei disabili, per chi vuole vederli invece stimolano emozioni da vivere». Il Presidente della Lega Navale, Carlo Iommi: «Siamo onorati di ospitarli. Con Daniele di Liberi nel vento, possiamo portare a fare vela i meno fortunati. La Lega Navale è sempre presente e sempre vicina a queste iniziative. Siamo sempre aperti per i meno fortunati, tutti insieme per andare avanti nella vita». Ha ripreso il Presidente del Comitato Paralimpico delle Marche, Daniele Malavolta: «La città è molto attenta a queste problematiche. Per arrivare alle paralimpiadi c’è bisogno di tutte queste piccole iniziative».
Era presente il sindaco Nicola Loira che si è così rivolto agli organizzatori: «Questa città, da una decina d’anni, con la fatica, l’impegno, la determinazione e la partecipazione di tante persone, porta avanti un progetto di città per tutti. Non ci piace il termine diversamente abili ma quello di città per tutti, possiamo vivere fianco a fianco e praticare sport tutti insieme. Per questo c’è l’Associazione Zero gradini per tutti che ha creato la cultura della piena accessibilità degli spazi con convegni e iniziative. Lo sport è una delle caratteristiche principali di questa città, una delle nostre identità più importanti. La Lega Navale partecipa sempre a queste nostre attività e l’impegno di Daniele con la vela coniuga tutto questo. Spero che la tappa di Porto San Giorgio vi dia soddisfazione. Vi faccio tanti auguri per il prosieguo, che possiate farvi conoscere con iniziative che non fanno altro che bene alla nostra società».
Ha concluso l’assessore allo sport, Christian De Luna: «Lo sport deve essere per tutti. L’Associazione Zero gradini per tutti ha installato una spiaggia con piazzole accessibili a tutti e questo ha avuto un grande successo anche per il turismo, facendo arrivare persone da tutta Italia».
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