Il fascino del borgo fra i più belli d’Italia, Torre di Palme, è stato ulteriormente valorizzato dalla tre giorni di Marche Storie, il Festival che si è tenuto dal 17 al 19 settembre, promosso dall’Assessorato alla Cultura della Regione Marche in collaborazione con Amat e Fondazione Marche Cultura. Tre giorni di partecipazione, sempre nel rispetto delle normative vigenti, con complessive 800 presenze circa, ma soprattutto di apprezzamento per quanto proposto, tre giorni in cui l’atmosfera assolutamente magica e unica del borgo ha accompagnato momenti di teatro, di gusto, di musica, di conoscenza.
Eventi che hanno visto la presenza del Sindaco Paolo Calcinaro che ha espresso soddisfazione per un appuntamento che ha riscosso apprezzamenti per la qualità delle proposte in un contesto incantevole come quello di Torre di Palme, del vice sindaco Mauro Torresi che pure ha sottolineato la presenza di spettatori richiamati dalla bellezza dell’evento e del luogo, dell’assessore al turismo Annalisa Cerretani che ha evidenziato come la destagionalizzazione funzioni e a testimoniarlo è il successo di questo evento, dell’assessore alla cultura Micol Lanzidei che nel ringraziare “l’assessore regionale Latini, presente a Torre di Palme, ha evidenziato come questo evento, che ha contribuito attraverso le storie a riscoprire luoghi e identità, possa fare da apripista alle prossime edizioni del Festival a Torre di Palme, coniugando qualità, bravura dei tanti enti coinvolti con il naturale scenario del borgo: il tutto volto a far conoscere e valorizzare Torre di Palme anche in giorni e periodi della stagione solitamente meno frequentati ma che, non per questo, spinge comunque a fare cultura e promozione delle bellezze della città tutto l’anno”.
Si è passati dalle gesta del corsaro fermano rievocato ne Il Ricamatore, scorribande corsare tra le sponde dell’Adriatico, portato in scena da Proscenio Teatro in modo itinerante in Piazza Lattanzi e Largo Milone con la drammaturgia di Stefano Tosoni e la regia di Stefano De Bernardin e interpretato da Lorenzo Marziali, Venusia Morena Zampaloni, Luca Bruni e Ruben Cifani, alla narrazione intitolata” I corsari tra noi. La guerra infinita sul mare. Accensione del segnale di fuoco”, scritta dal giornalista e scrittore Adolfo Leoni, attorniato dalla Compagnia di ventura de I Morlacchi e un gruppo di popolani in vestiti quattrocenteschi della Contrada di Torre di Palme.
Non poteva mancare il gusto, con la presentazione della rivista Il Gusto della Vita, diretta da Adolfo Leoni che ha sottolineato l’importanza di ripensare le proprie radici e produrre contenuti, alla conferenza sul tema della dieta mediterranea con il Laboratorio Piceno della Dieta Mediterranea, con il presidente Lando Siliquini, medico e specialista in igiene, e il dr Paolo Foglini, medico, già direttore del centro antidiabetico dell’ospedale di Fermo, sul tema strettamente al concetto di Genius loci e di turismo esperienziale.
Senza dimenticare l’incontro dal titolo “Lo stoccafisso alla fermana incontra il Baccalà mantecato alla veneziana” al Ristorante La Torre con il convegno sui rapporti economici, comunali, politici e culturali tra Fermo e Venezia, tra la Marca Fermana e la Serenissima di Venezia e la serata enogastronomica con menù a base di stoccafisso, curato dall’Accademia dello stoccafisso alla fermana presieduto da Saturnino Di Ruscio, alla presenza del doge della Dogale Confraternita del baccalà mantecato di Venezia Ermanno Tagliapietra.
E ancora: il convegno sulla pirateria nella costa fermana con l’antropologo Giacomo Recchioni, la passeggiata e la visita notturna della Grotta degli Amanti e del bosco del Cugnolo con le Galee Sibilline.
Spazio alla musica con Saturnino Celani. Bassista, compositore, produttore discografico e polistrumentista italiano, si è esibito in due performances. Punk sulla quarta corda, o meglio sulle quattro corde. Dai Clash ai Nirvana, passando per Joy Division e Depeche Mode, col suo basso Saturnino ha rivelato l’essenza e l’essenzialità di questo repertorio, esaltato dagli arrangiamenti originali di Sylvia Catasta.
Il tutto arricchito dalle visite guidate al borgo e la presenza della Cavalcata dell’Assunta con una passeggiata in costume per i vicoli del borgo e uno spettacolo dei tamburini di contrada.
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