Guerra alla ‘movida violenta’ e allo spaccio: prendono a calci le porte delle abitazioni, bloccati dalla polizia. Scoperte 14 dosi di hashish

PORTO SAN GIORGIO - Ultimo evento di rilievo, ma solo in ordine cronologico, l’arresto effettuato dalla Squadra Mobile fermana di un quasi quarantenne di origine lucane destinatario di un ordine di carcerazione per scontare una pena complessiva di più di 5 anni per reati contro il patrimonio

Quasi 300 persone identificate, 200 veicoli sottoposti ad accertamenti, 6 sanzioni per violazioni al codice della strada e numerosi esercizi pubblici controllati anche in merito al rispetto della normativa inerente le certificazioni verdi Covid 19. Questi, in sintesi, i numeri della Polizia di Stato nello scorso fine settimana e sempre costante l’impegno per la tranquillità dei residenti della costa fermana sia per la prevenzione dei reati e la sicurezza della circolazione sia per il contrasto ad ogni comportamento illegittimo messo in atto soprattutto nelle notti tra sabato e domenica, quella che è chiamata movida ma che con il desiderio di svago e di sano divertimento spesso ha poco a che fare.

Controlli interforze con posti di controllo e accertamenti dinamici delle pattuglie della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza con il contributo di operatori delle Polizie Locali dei comuni costieri. Servizi mirati anche per prevenire ogni forma di violenza ed intervenire con immediatezza fin dai primi accenni di litigi o aggressioni quasi sempre determinati o aggravati dall’abuso di bevande alcoliche e dall’uso di sostanze stupefacenti.

Ulteriore prova del sempre più frequente uso di droghe sono le 14 dosi di hashish, pronte per lo spaccio, rinvenute e sequestrate dai poliziotti occultate vicino alla postazione per le fotografie ubicata nei pressi della stazione ferroviaria di Porto San Giorgio; 11 grammi di sostanza stupefacente “appoggiata” da un ignoto spacciatore per le esigenze della propria clientela del sabato sera che la Polizia di Stato ha tolto dalla circolazione.

Sempre a Porto San Giorgio Verso le 22.30 a seguito di segnalazioni di alcuni residenti di via Rismondo i poliziotti della Volante sono intervenuti in quella strada nella quale alcuni giovani probabilmente ubriachi stavano prendendo a calci le porte degli stabili; all’arrivo dell’equipaggio un giovane ha provato ad ostacolare l’accesso della vettura di servizio posizionando una transenna al centro della strada e fuggendo successivamente verso la spiaggia. Con l’ausilio di altro personale della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri il ragazzo è stato  prima inseguito e poi rintracciato nella zona e nelle fasi della sua identificazione ha continuato a mantenere atteggiamenti di provocazione e di sfida pronunciando frasi oltraggiose e di scherno nei confronti degli operatori, rifiutando di fornire le proprie generalità. Il soggetto è stato accompagnato in Questura, fotosegnalato ed identificato per un ragazzo residente nel nord Italia domiciliato a Porto San Giorgio, che è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per il rifiuto di farsi identificare e per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale; inoltre, a seguito di controllo, nelle mutande è stata trovata una dose di hashish che è stata sequestrata ed il giovane segnalato alla Prefettura per la detenzione di stupefacenti per uso personale. Verifiche che sono proseguite anche nella notte procedendo all’identificazione degli avventori dei pochi locali aperti nelle ore notturne presso uno dei quali è stato controllato un cliente sprovvisto del Green Pass, mancanza che ha comportato la sanzione amministrativa per il titolare dell’esercizio.

Ultimo evento di rilievo, ma solo in ordine cronologico, l’arresto effettuato dalla Squadra Mobile fermana di un quasi quarantenne di origine lucane destinatario di un ordine di carcerazione per scontare una pena complessiva di più di 5 anni per reati contro il patrimonio, in particolare furti aggravati e ricettazioni, commessi principalmente nel Lazio. L’uomo, che si era trasferito in un comune dell’entroterra fermano, è stato raggiunto dagli investigatori e trasportato presso il carcere di Fermo per scontare la condanna.


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