Alati e Ciip al lavoro per combattere una crisi idrica senza precedenti: “Ogni singolo cittadino può fare qualcosa” INTERVISTA

CIIP - A dispetto della portata, il livello qualitativo dell'acqua è ottimo, provenendo da sorgenti montane. Data la distanza, in caso di guasto delle condotte, abbiamo un sistema di telecontrollo che ci indica dove è avvenuto il guasto, e le nostre unità di soccorso possono intervenire.

“Il fermano sta attraversando una crisi idrica mai registrata prima, con una perdita del 44% rispetto ai normali valori”. Pino Alati, presidente della CIIP SpA, società che gestisce il servizio idrico territoriale, ospite questa mattina a Radio Fm1, ha fatto il punto in merito a questa fase di emergenza senza precedenti, spiegando come si è deciso di affrontare questi mesi, le cause che hanno portato alla situazione attuale e qual è la strada per poterne uscire.

“In alcune zone è stato necessario chiudere i rubinetti dalle 22 alle 6 del mattino anche durante il mese di settembre – racconta il presidente – al fine di razionare l’acqua e poterla assicurare a tutti. Solitamente da noi l’acqua non è mai mancata. Oggi purtroppo, il fatto di poter trovare i rubinetti chiusi ha fatto toccare con mano la gravità della situazione che stiamo affrontando”.

Le cause sono da ricercarsi in parte nel terremoto che ha deviato alcune sorgenti verso il versante umbro, in parte nella scarsità di precipitazioni che fa sì che le falde acquifere siano sempre più povere.

“Ogni singolo cittadino può fare qualcosa – ci tiene a sottolineare Pino Alati – mediante un utilizzo più responsabile delle acque. Sprecare acqua significa sperperare il nostro patrimonio condiviso. A dispetto della portata, il livello qualitativo dell’acqua è ottimo, provenendo da sorgenti montane. Data la distanza, in caso di guasto delle condotte, abbiamo un sistema di telecontrollo che ci indica dove è avvenuto il guasto, e le nostre unità di soccorso possono intervenire.”

Oltre al servizio di erogazione dell’acqua la CIIP si occupa anche di depurazione. “In un’ottica di valorizzazione turistica del nostro litorale, sono in corso dei lavori per spostare il depuratore di Riva del Pescatore di Casabianca a San Marco alle Paludi, nella zona che chiamiamo basso Tenna. In questo modo i campeggiatori e i turisti possono godere del litorale senza una presenza ingombrante. Anche per la realizzazione di un nuovo depuratore a Marina di Altidona la società si trova in una fase conclusiva, per cui a breve verranno autorizzati  i lavori”.

“Resta difficile fare delle previsioni – conclude il presidente Pino Alati – su quando potremo dirci fuori dalla crisi, perché la situazione è più grave di quello ci saremmo aspettati. Nonostante  ci possano essere stati dei disagi, vorrei ricordare che il personale qualificato che opera nella nostra azienda ha lavorato duramente per poter garantire il miglior servizio possibile a tutti”.

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