Questa mattina, all’età di 87 anni, è venuto a mancare Elpidio Marozzi (foto), personaggio noto da sempre in città.
Chiamato dagli amici anche “Pierì de Scascio”, è stato il volano di molte feste organizzate nella frazione Ponte Rotto, con programmi a vantare artisti e cantanti di rango nazionale. In curriculum anche la predisposizione di diversi appuntamenti ciclistici, molto teatro incarnato in prima persona nelle vesti di attore, la passione per la caccia e, da buon elpidiense, l’arte della calzatura cavalcata da pioniere.
Non da meno, va ricordato anche l’impegno speso al fianco di generazioni di ragazzi, soggetti a cui ha insegnato a correre in bicicletta, passione che ha trasmesso alla nipote Roberta. La camera ardente è stata allestista all’obitorio dell’ospedale cittadino, con rito funebre che si svolgerà lunedì all’interno della collegiata, con inizio alle 15.00.
Gli amici lo ricordano così.
Ciao Pierino, ciao Pierì de Scasciò come da tutti eri conosciuto, ma noi ti diciamo solamente ciao amico.
Ciao amico perché eri un amico di tutti e non solo qui a Sant’Elpidio, ma anche fuori territorio, amico perché eri sempre pronto se c’era da organizzare qualcosa, o a partecipare a qualche evento o a far parte di qualche gruppo.
Le nostre amicizie si sono legate anche alla tua famiglia, da parecchi decenni che noi stimiamo e rispettiamo; sai, le commedie dialettali dove tu eri protagonista sempre particolare, sono state il gancio trainante con altri amici qui in città e a Porto Sant’Elpidio.
Della tua vita ci sarebbe da scrivere un libro, un libro che parla della storia di un uomo che si è creato da solo, con il lavoro che ti ha fatto crescere, sei stato un pioniere della calzatura come tanti altri in quel periodo del dopo guerra. Citiamo un amico scomparso, Mariano Ciccola detto – Zizzà – poi hai continuato con tuo figlio Giorgio a fare mercati in Abruzzo e in Emilia e raccontavi sempre che i copioni delle commedie le imparavi sul furgone lungo il tragitto sull’autostrada che poi, al debutto, improvvisavi le battute perché ne ricordavi la metà ma, amico Pierì, eri e rimani sempre speciale.
Non hai mai tralasciato la famiglia, ne sei sempre stato orgoglioso fino ai nipoti, quando dovevi andare a caccia, qualcuno si ricorda sul monte dei falchi, o a pesca che poi finiva tutto in una cena festosa. Non dimentichiamo che sei stato il promotore e organizzatore per tanti anni per la festa del Ponte Rotto e ricordiamo bene, come avevi contattato e messo sotto contratto cantante Jmmi Fontana. Periodi belli ed indimenticabili.
Vogliamo parlare, caro amico Pierì, delle biciclette? Questa era un’altra tua passione, e ne sanno qualcosa i tuoi amici, piccoli e grandi della Montagnola di Porto Sant’Elpidio, passione poi trasmessa a tua nipote Roberta, per una storia ricca di tante belle soddisfazioni.
Ciao amico, hai voluto chiudere l’ultimo atto di una commedia intitolata – La mia vita – con un unico personaggio tu, facendo un monologo in silenzio che, nelle nostre menti ripercorre il tempo passato ascoltando la tua voce, quando raccontavi orgoglioso a noi, le tue imprese, ti vediamo ancora con il tuo abbigliamento da caccia che eri fiero di aver preso una beccaccia ma oggi, non hai lasciato un vuoto, bensì un ricordo indelebile del grande uomo che sempre sei stato, Ciao amico Pierì de Scasciò ovvero Pierino Marozzi
Angelo Annibali con i suoi compagni di ventura.
Alcuni momenti, riconducibili a più momenti storici, del compianto Marozzi, versione dirigente ed istruttore di ciclismo
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