“Impennata metano e gasolio, la scelta di sostenibilità è insostenibile”, l’allarme di Cna

TASSE - Il presidente Cna Tomassini e il direttore Migliore: "Occorre che in sede di conversione in legge ci siano misure di abbattimento dei costi per il rifornimento automobilistico. Abbiamo anche bisogno di automatismi nel recuperare in fattura i maggiori costi del carburante, aumenti che oggi vengono assorbiti dalla maggioranza degli autotrasportatori e non dalla committenza: così si chiude, più prima che poi"

“Italia paese europeo in cui l’energia costa di più. Ma non solo: siamo di fronte al raddoppio del costo del metano e ad un progressivo aumento di quello del gasolio. Gli interventi del Governo per abbassare bollette e prezzo dei rifornimenti degli autoveicoli devono diventare strutturali e maggiormente incisivi. Per non parlare poi del paradosso che si sta verificando nel mondo dell’autotrasporto”. E’ l’allarme lanciato dal presidente della Cna di Fermo, Emiliano Tomassini che calandosi anche nelle vesti di imprenditore del settore trasporti, incalza: “Incentivati a cambiare motorizzazioni,  ci ritroviamo tutti a pagare un costo per l’autotrazione che solo fino a qualche settimana fa era impensabile. Per qualcuno la scelta della sostenibilità passa dal metano, ma oggi ancora di più appare, invece, insostenibile”.

“Il confronto con lo scenario europeo è avvilente: le piccole imprese – continua il presidente Cna – pagano l’energia quattro volte di più rispetto alle grandi e il 33,5% in più della media europea. La componente parafiscale della bolletta per una piccola impresa incide quasi per il 35% sul totale”. “Con una distribuzione degli oneri di sistema così fortemente sperequata tra le diverse categorie di utenti – le parole del direttore generale Cna Fermo, Alessandro Migliore – le piccole imprese diventano le principali finanziatrici del sistema senza avere alcun beneficio”. Per Tomassini “il costo dell’energia per le piccole imprese continua a rappresentare un elemento critico e di svantaggio competitivo. Bisogna procedere rapidamente alla revisione strutturale della bolletta, trasferendo gli oneri che pesano soprattutto sulla platea delle micro e piccole imprese alla fiscalità generale”.
Nel Decreto Legge “Salva-bollette” ci sono misure per tagliare i costi del metano da riscaldamento e dell’energia elettrica: “Occorre che in sede di conversione in legge – conclude il direttore Migliore – ci siano misure di abbattimento dei costi per il rifornimento automobilistico. Abbiamo anche bisogno di automatismi nel recuperare in fattura i maggiori costi del carburante, aumenti che oggi vengono assorbiti dalla maggioranza degli autotrasportatori e non dalla committenza: così si chiude, più prima che poi”.


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