di redazione CF
L’ingresso a scuola, la pioggia. E bambini e genitori costretti a guadare pozzanghere e acquitrini. Dopo le precipitazioni e i conseguenti disagi di ieri e questa mattina, monta la protesta dei genitori. Le critiche arrivano da via Petrarca e via Pirandello, le due strade del quartiere Borgo Rosselli che racchiudono il plesso scolastico che accoglie centinaia di bambini tra asilo, elementari e medie. E dopo le 24 ore di pioggia e gimcane, i genitori tornano a sbraitare e a sollevare un problema che va avanti da anni. Quale? Semplice. Nelle giornate di pioggia davanti agli ingressi delle scuole si formano fastidiosi acquitrini e pozzanghere che costringono i bambini a fare dei pericolosi salti per non finire con i piedi nell’acqua. E molti genitori sono stati costretti a finire nelle pozzanghere portando i loro piccoli in braccio pur di preservarli dal bagnato.
“E’ inconcepibile che noi e, soprattutto, i nostri bimbi debbano subire questa situazione che va avanti da anni – lo sfogo di alcuni genitori – e nessuno dall’amministrazione che prenda in considerazione il problema. Ci sono gli scivoli e gli scoli dell’acqua? Bene. E chi ha mai detto di coprirli? Basterebbero solo delle passerelle, d’altronde non ci sono chissà quanti ingressi”. E ad infuocare ancor più gli animi il cancello lato est delle medie ed elementari, oggi chiuso: “Questo sarebbe il sistema con il quale pensano di risolvere il problema? Complimenti. In tanti siamo arrivati davanti al cancello per poi scoprire che era chiuso. E via con altri giri. Tutto questo è assurdo e inaccettabile. Molti nostri bambini si sono bagnati e siamo stati spinti a portare loro dei ricambi. Per non parlare di tanti tra noi genitori che sono stati costretti ad andare al lavoro, dopo aver accompagnato i figli a scuola, con le scarpe zuppe”. Ieri c’è stato anche un padre di famiglia che si è piazzato, piedi nell’acqua, a ridosso del cancello allagato per aiutare i bambini a guadare le pozzanghere. Il papà è finito su diversi video circolati sui social in queste ore: “E se lo incontriamo di nuovo, gli paghiamo almeno un caffè per riconoscenza” commenta una mamma.
Tra i più critici il presidente del Consiglio, Giuseppe Catalini: “Da presidente mi sono fatto portavoce delle lamentele dei genitori. In apertura dell’anno scolastico 2020/21, ossia un anno fa, ho chiesto all’assessore Di Virgilio di intervenire, di adottare un qualche provvedimento. Si tratta di misure che andrebbero a sanare un problema di facile soluzione, con costi ridotti e che preserverebbero, questo l’aspetto più importante, la salute dei bambini. Servirebbe anche una pensilina sulle scale ingresso sud-ovest della scuola. Ma purtroppo, come spesso accade, i suggerimenti costruttivi non trovano seguito con questa amministrazione”.
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