Il fermano Nunzio Giustozzi premiato da Giada Illuminati, come Marchigiano dell’anno 2020 al Senato della Repubblica

ROMA - Venerdì 8 ottobre, al critico e professore di storia dell'arte, nonché scrittore per la "Mondadori Editore", è stato assegnato il Premio Istituzionale “Picus del Ver Sacrum 2020”. Il riconoscimento è stato consegnato da Illuminati Ecologia nella persona della titolare Giada Illuminati.

Da ben 35 anni celebra le eccellenze marchigiane che si sono distinte in campo sociale, culturale, artistico e imprenditoriale. E quest’anno, tra i premiati, ha visto anche tre volti fermani. A trionfare, infatti, nella 35esima edizione del Premio Istituzionale Roma “Picus del Ver Sacrum 2020”, sono stati Nunzio Giustozzi, Grafiche Fioroni e Paolo Sabbatini.

Unitamente al prefetto di Fermo, Vincenza Filippi, a consegnare il riconoscimento di Marchigiano dell’anno 2020 al professor Giustozzi ci ha pensato Illuminati Ecologia nella persona della titolare Giada Illuminati, mentre a premiare Grafiche Fioroni è stato il pittore contemporaneo Sandro Trotti. 

La cerimonia di consegna del premio attribuito annualmente ai marchigiani su iniziativa del Ce.S.Ma – Centro Studi Marche “Giuseppe Giunchi” di Roma si è tenuta lo scorso venerdì pomeriggio presso la Sala Capitolare del Convento di Santa Maria Sopra Minerva ed ha incoronato ben 8 personalità che nell’arco del 2020 si sono distinte in diverse categorie con brillanti risultati in ambito locale, nazionale e talvolta anche internazionale. Tra questi come detto anche gli imprenditori di Grafiche Fioroni e Nunzio Giustozzi, critico e professore di storia dell’arte, nonché scrittore per la “Mondadori Editore” ed editor di “Electa”, premiato per il continuo e competente impegno nella cura di numerose attività di valorizzazione del patrimonio culturale delle Marche e degli artisti marchigiani.

Nunzio Giustozzi premiato da Giada Illuminati, titolare di “Illuminati Ecologia”

“Il conferimento del premio come Marchigiano dell’anno è un premio ambitissimo e che allo stesso tempo mi lusinga, perché da un lato riconosce il valore del mio operato in ambito nazionale ma dall’altro anche il mio radicamento e la mia affezione per le Marche, regione nella quale mi sono ostinato a vivere e lavorare – ha esordito il professor Giustozzi nel suo discorso di ringraziamento -. Avrei potuto trasferirmi a Roma o a Milano, dove avrei sicuramente lavorato con più agilità da curatore, da studioso e da editor, ma mi ricordo che da bambino salendo una pericolosa scala a pioli nella piazza della libertà di Monte Urano mi arrampicavo su una terrazza di un palazzo tardo liberty che eguagliava in altezza il campanile della chiesa di San Michele Arcangelo disegnato dal Sacconi: il mio sguardo spaziava tra i mari e i monti e mi e questo mi ha fatto capire che le Marche vivono in un’idea di poesia, di arte e di storia sospese in bilico tra il miracolo e la fiaba. Non avrei mai potuto allontanarmi. Nei dieci anni di formazione fuori regione – seguita Giustozzi – ho portato il tratto tipico marchigiano, quello che per Carlo Bo portava i motivi della concretezza e il senso del fare, con un freno sugli eccessi e sulle illusioni. Questo mi ha portato a vivere nella dimensione perfetta del mio studiolo marchigiano dal quale sono nati i miei libri. Dedico questo premio alla mia famiglia e a mia moglie Simona che dovrà sopportarmi nell’avvenire”.

A seguire sono stati assegnati anche il 14esimo Premio Marchigiano ad Honorem al giornalista, scrittore e saggista Vittorio Emiliani e il sesto Premio Marchigiano nel Mondo al fermano Paolo Sabbatini, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles.

Alla cerimonia,  patrocinata dalla Regione Marche e dal Senato della Repubblica, hanno preso parte anche il professor Giuseppe Luzi, Presidente Onorario del Ce.S.Ma e virologo dello Spallanzani e la giornalista Rai Rosanna Vaudetti. Al loro fianco, a comporre il comitato direttivo che ha assegnato i premi, anche Franco Moschini, presidente di Poltrona Frau e presidente emerito del Ce.S.Ma, Giorgio Girelli, presidente emerito del Ce.S.Ma e ambasciatore della Repubblica di San Marino, Giorgio Cancellieri, generale del Corpo d’Armata dei Carabinieri e Magistrato della Corte dei Conti, il professor Andrea Carradori, la professoressa Stefania Giunchi, la dottoressa Francesca Pagnani e la direttrice del centro studi Marche, nonché organizzatrice dell’evento, Pina Gentili.

A causa delle restrizioni imposte dallo stato di emergenza, la capienza della Sala Capitolare era notevolmente ridotta e i posti limitati ed occupati esclusivamente se in possesso del green pass, tuttavia, nonostante l’assenza del calore del pubblico, per i tre fermani rimarrà l’emozione di aver ricevuto un prestigioso riconoscimento nel Senato della Repubblica Italiana.


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1 commento

  1. 1
    Adriano Santarelli il 11 Ottobre 2021 alle 20:34

    Conosco Nunzio da anni la sua conoscenza e capacità di trasmettere i temi artistici è tale da meritare ampiamente
    il riconoscimento di marchigiano dell’anno

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